Il PIME lancia un progetto per sostenere i seminari della Guinea-Bissau. Con noi,
il vescovo di Bafatà, Pedro Zilli
Per aiutare le Chiese locali a crescere è importante andare incontro ai giovani che
scelgono di diventare sacerdoti: all’insegna di questo impegno, il PIME, Pontificio
Istituto Missione Estere, ha lanciato recentemente un progetto per il sostegno ai
Seminari del Camerun e della Guinea-Bissau. Per una testimonianza sull’importanza
dei seminari nei Paesi africani, Alessandro Gisotti ha intervistato mons.
Pedro Zilli, vescovo di Bafatà, una delle due diocesi della Guinea-Bissau:
R. –
La Chiesa della Guinea Bissau è una Chiesa molto giovane. Prima mandavamo i seminaristi
a Dakar, in Senegal. Adesso, dal 2002, abbiamo il seminario maggiore a Bissau. Attualmente
i seminaristi sono 35, tra Bissau e Bafatà, le due diocesi. Abbiamo cominciato con
9 seminaristi nel 2002 e siamo già a 35. E’ una benedizione, una grazia, ma è chiaro
che a livello economico comporta dei costi. Per questo ho scritto questa lettera,
chiedendo un aiuto per i nostri seminaristi.
D. –
Mons. Zilli, quando si pensa alla Guinea - come a tanti Paesi dell’Africa - si pensa
a problemi come la povertà, la fame. Perchè è così importante aiutare i seminaristi?
R.
– Alle volte ci sono delle contraddizioni. Le persone dicono: “Noi vogliamo aiutare
– faccio un esempio – le suore che sono a Bafatà, perchè lavorino con i bambini denutriti,
con i poveri”. Ma quando chiediamo un aiuto per le suore che sono a Bafatà, perché
possano vivere, dicono: “Noi preferiamo aiutare i bambini”. Per aiutare i bambini,
per aiutare i poveri, però, ci vogliono le persone, ci vogliono le suore e ci vogliono
pure i sacerdoti! Una Chiesa senza sacerdoti è difficile che vada avanti. Per cui,
per me, questo è alla base, anche se la gente alle volte non sente molto il problema.
D.
– Può dirci chi sono i seminaristi della sua diocesi, con quale spirito, con quale
entusiasmo vivono questa vocazione?
R. – Sono ragazzi
cresciuti nelle nostre parrocchie, nelle nostre missioni, che poi hanno capito il
messaggio che i missionari portavano – un messaggio di Chiesa, nel senso pieno della
parola - che si sono sentiti motivati in questo spirito e che vogliono continuare
questo lavoro di Chiesa. Sono molto fieri di sentirsi Chiesa locale, una Chiesa giovane,
ma che comincia a dare i suoi frutti.
Chiunque voglia sostenere i seminari
della Guinea Bissau, può farlo con un versamento sul C/C postale n. 39208202 intestato
a PIMEDIT onlus, via Mosé Bianchi n. 94 – 20148 Milano. Nella causale, va citato il
numero del fondo S 005 . “Aiutiamo i Seminari”. Per avere ulteriori informazioni sui
progetti del PIME, visitare il sito www.pime.org