2007-11-17 15:39:22

Kosovo alle urne per le elezioni politiche e amministrative. I serbi invitati a boicottare il voto


Urne aperte in Kosovo per le elezioni legislative e municipali. Si rinnova il parlamento di Pristina, alla vigilia degli ultimi negoziati con Belgrado per la definizione del futuro status della provincia a maggioranza albanese, attualmente amministrata dall’ONU. I risultati sono attesi per l’inizio della prossima settimana. Da Pristina, Emiliano Bos:RealAudioMP3
 
Stamani il Kosovo si è risvegliato sotto la neve, caduta un po’ ovunque nella notte. Tetti imbiancati anche qui a Pristina, la futura capitale di uno Stato che ancora non c’è. La neve potrebbe ostacolare l’accesso ai seggi soprattutto nelle aree di montagna. Alle urne sono chiamati un milione e mezzo di elettori, di cui circa il 90% albanesi. I sondaggi della vigilia danno per favorito il partito democratico del Kosovo, dell’ex comandante della guerriglia UCK, Hashim Thaci. In palio non ci sono solo i 120 seggi del parlamento e le amministrazioni locali ma, soprattutto, la guida del governo che probabilmente dichiarerà, non si sa ancora quando, l’indipendenza unilaterale della Serbia. Incerta la situazione nel nord del Kosovo e nelle enclave serbe, dove vivono ancora decine di migliaia di serbi che, per impedire o rallentare le operazioni di voto, potrebbero non aprire alcune scuole dove sono allestiti i seggi. L’OSCE, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, ha però assicurato il diritto di voto attraverso appositi camion dotati di cabine elettorali. (Da Pristina, per la Radio Vaticana, Emiliano Bos)







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