Domani, in India, Giornata nazionale delle comunicazioni. "La vera sfida - afferma
la Conferenza episcopale - è evitare l'alienazione"
“Nel pieno della rivoluzione delle comunicazioni, la vera sfida è quella di evitare
l’alienazione per non soccombere”: è la riflessione di padre Henry D’Souza, segretario
della Commissione episcopale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza episcopale
dell’India (CNBI), alla vigilia della Giornata nazionale indiana delle comunicazioni,
in programma per domani. Il sacerdote riconosce i passi avanti fatti nel settore delle
telecomunicazioni, di cui oggi la nazione asiatica è leader insieme a Cina e Stati
Uniti, che hanno indubbiamente contribuito allo sviluppo sociale delle aree più disagiate
e a una maggiore partecipazione popolare alla vita politica del Paese, che definisce
“una democrazia vivace.” Al contempo, padre D’Souza non tace i rischi cui la società
dell’informazione va incontro. Tra questi, quello del consolidamento di un’aristocrazia
mediatica che sia in grado di condizionare gli stili di vita delle persone. Il fatto
ad esempio che la gente spenda più di quanto guadagna per accedere a beni di lusso
rappresenta, secondo il religioso, un allarme sociale. Come pure è preoccupante l’aumento
della violenza tra le giovani generazioni che, bersagliate da programmi aggressivi,
vanno perdendo il senso del gioco di gruppo e crescono socialmente isolate. (A.M.)