Bangladesh: forse migliaia di vittime per il ciclone Sidr
Si teme una catastrofe in Bangladesh dopo il passaggio del ciclone Sidr. Incerto il
bilancio che potrebbe toccare diverse migliaia di morti: ufficialmente le autorità
riferiscono di oltre mille vittime. Si registrano rallentamenti nei soccorsi perché
il Paese è al buio: difficoltà per il danneggiamento delle condutture idriche e delle
strade. Un milione e mezzo di euro è stato stanziato dall’Unione Europea. La Mezzaluna
Rossa locale ha mobilitato circa 30 mila volontari mentre il Programma Alimentare
Mondiale, ha predisposto l’invio di aiuti sufficienti a soddisfare il fabbisogno di
400mila persone per tre giorni. Stefano Leszczynski ha raccolto la testimonianza
dal Bangladesh del missionario saveriano, padre Carlo Dotti: R.
– Alcuni villaggi sono stati colpiti duramente, alcune case spazzate via, alberi abbattuti.
D. – Padre, come si spiega un disastro di questa
portata?
R. – Diciamo che le case sono fatte in modo tale da non sopportare
il forte vento che si è abbattuto sulla zona con raffiche di 200 – 230 km all’ora.
Alcune abitazioni sono state sollevate e sono state portate via! Anche un orfanotrofio
in muratura che abbiamo nel sud è stato sradicato.
D.
– Adesso la gente si sta spostando in massa dalle zone colpite ...
R.
– Mi hanno detto che il governo ha avvisato di spostarsi da quelle zone; i bambini
e le bambine di quegli orfanotrofi sono stati evacuati nei pressi di Dacca. Il ciclone
Sidr è comunque passato, si è spinto verso la Birmania.
D.
– Quindi, adesso la situazione è di ricostruzione e di soccorso ai bisognosi ...
R.
– E’ di soccorso, di ricostruzione... Mi hanno riferito che il tetto di un altro orfanotrofio
è stato scoperchiato e il riso che era lì per i bambini si è rovinato. Ora sono in
una grande emergenza.