Rapporto Eurispes sulla nuova generazione in Italia: figli-padroni che vogliono tutto
e subito
Bambini prepotenti, giovani sicuri di sé e con molte pretese. È quanto emerge dalla
fotografia della nuova generazione italiana realizzata dall’EURISPES, nell'ottavo
Rapporto nazionale sulla condizione dell'infanzia e dell’adolescenza in Italia, presentata
oggi a Roma dall’istituto di ricerca e da Telefono Azzurro. Secondo lo studio, ai
bambini non manca l’affetto di papà e mamma ed è vissuta con sofferenza la separazione
dei genitori. Tre su dieci dichiarano di non poter rinunciare alla Tv, mentre il 20,2%
alla Playstation. Un bambino su due possiede un cellulare, ritenuto addirittura indispensabile
per l'11,8% dei giovani intervistati. Il ritratto è quello di figli padroni, bambini
sempre più tecnologici, protagonisti della now generation che “enfatizza l’immediatezza
e il presente, poiché il futuro è pervaso da un senso di nebulositá e di incertezza”.
Il rapporto contiene anche due indagini svolte all'interno del mondo scolastico che
hanno interessato 52 scuole: un “identikit del bambino”, che ha coinvolto i giovanissimi
studenti di età compresa tra i 7 e gli 11 anni e un “identikit dell'adolescente”,
rivolto, invece, agli scolari dai 12 ai 19 anni di età. Ne emerge un completo ritratto
della generazione che viene definita del “tutto e subito”. Gli esperti osservano che,
se da un lato, è un bene che la conoscenza, contrariamente al passato, passi da figlio
a padre, considerata l’indubbia abilità dei ragazzi a utilizzare le nuove tecnologie,
dall’altro, merita attenzione il fenomeno della sempre più crescente intolleranza
dei figli nei confronti dei pari, dei professori e dei genitori stessi. La ricetta
per affrontare al meglio il problema è allora “restituire centralità ai valori e al
ruolo pedagogico della famiglia”. (A cura di Amedeo Lomonaco)