Gli Ordinari cattolici di Terra Santa mostrano preoccupazione per la difficile situazione
delle comunità cattoliche d’Israele
Tempi duri per la Chiesa in Israele. L’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra
Santa (AOCTS), conclusasi ieri a Gerusalemme, ha messo in luce le difficoltà che sacerdoti,
religiosi e religiose cattolici affrontano oggi nel Paese dei cedri. Fra i temi più
sentiti quello della difficoltà nel rilascio dei visti di ingresso in Israele. Un
problema che – sottolinea padre Pierre Grech, segretario generale dell’ AOCTS, in
un’intervista al Sir - “crea gravi problemi all’attività pastorale ordinaria della
Chiesa”. “Sono stati avviati contatti con la controparte israeliana – aggiunge padre
Grech - resta da vedere con quali risultati. Ma certo il tempo delle dichiarazioni
è finito”. Motivo di preoccupazione è anche la diminuzione, da parte di Israele, dei
fondi destinati alle scuole cattoliche e la “volontà di imporre il pagamento di tasse
sulla proprietà alla Chiesa”, storicamente esente. E se i pellegrinaggi si rivelano
in “grande ripresa”, l’emigrazione cristiana resta per la comunità una “ferita aperta”.(C.D.L.)