Ad Antananarivo incontro dei vescovi del Madagascar: nel bilancio annuo del Paese
punti di forza ed aspetti problematici
Promossi i settori della sanità, l’educazione e le comunicazioni, meno bene invece
quelli della politica, dell’economia legata agli investimenti stranieri, e dell’ordine
pubblico. In Madagascar i vescovi, al termine della sessione annuale plenaria della
Conferenza episcopale svoltasi ad Antananarivo, fanno il bilancio della situazione
nel Paese. Un giudizio negativo, riferisce Asianews, colpisce in particolare il mondo
della politica, ormai privo di credibilità agli occhi dei cittadini. “Abbiamo constatato
man mano un tasso di partecipazione decrescente” notano i presuli, probabilmente dovuto
al mancato rispetto delle scelte elettorali della popolazione, all’imposizione dei
candidati da eleggere, e a “risultati non sempre credibili”. Per quanto riguarda l’economia,
i vescovi invitano a regolamentare l’installazione di aziende straniere sul territorio
in maniera più chiara e rigorosa, e a salvaguardare gli interessi dei lavoratori locali.
Il plauso dei vescovi va invece al miglioramento dei servizi sanitari e ospedalieri,
alle iniziative in favore dell’educazione, alla costruzione di infrastrutture e alle
opere che hanno reso possibile un accesso più ampio all’acqua potabile.(C.D.L.)