Una nota pastorale contro la mafia. L'appello ai giovani dei vescovi calabresi
Il prossimo 25 novembre, tutte le parrocchie della Calabria riceveranno la nota dei
vescovi locali sul tema della lotta alla mafia. Il documento era stato stilato nel
gennaio dello scorso anno, in occasione del convegno sulla legalità organizzato dalla
Caritas, ma è stato richiesto dal presidente della Conferenza episcopale italiana,
mons. Bagnasco, nell’ultima seduta del consiglio permanente in cui è stato affrontata
la questione del Mezzogiorno. “All’interno della nota – ha dichiarato mons. Vittorio
Mondello, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria e presidente della Conferenza
episcopale calabrese – è evidenziata l’urgenza di incoraggiare tutti ad operare per
un’autentica rinascita morale, sociale ed economica” per far fronte alle intimidazioni
della ‘ndrangheta, capace di “assoggettare risorse economiche, relazionali e sociali”.
“E’ fondamentale che si comprenda la gravità della situazione mafiosa non solo in
Calabria ma anche in altri contesti geografici del Paese. Non possiamo permetterci
di essere deboli – ha esortato mons. Vittorio Mondello in occasione della presentazione
della nota – finiamo solo col rafforzare chi fa della violenza e dell’intimidazione
uno stile di vita”. Il presule ha poi lanciato parole forti affinché la Chiesa per
prima sfrutti le sue forze per vincere il male, rifuggendo ogni collusione con le
mafie facendo sentire la sua voce. Il cristiano non può volgere lo sguardo dall’altra
parte ignorando chi costantemente lede la dignità umana con atti di violenza. Un messaggio,
infine, il presule ha rivolto ai giovani: “Quello che mi preme insegnare agli adolescenti
che hanno paura della mafia è che, pur autodefinendosi 'onorata società', essa non
ha niente di onorabile ma è solo portatrice di lutti e disonore”.(F.F)