Iraq: il Patriarca Delly chiede al presidente Talabani di inserire l'insegnamento
della religione cristiana nelle scuole pubbliche
“Il presidente iracheno Talabani ha promesso al patriarca caldeo Mar Emmanuel III
Delly di intervenire presso il ministero dell’Istruzione affinché anche gli alunni
cristiani possano sostenere a fine anno, l’esame di religione cristiana che permetterebbe
loro di ottenere votazioni finali maggiori”. Lo rivela in un’intervista al sito dell’Ufficio
pastorale migranti dell’arcidiocesi di Torino, mons. Jacques Isaac, vescovo responsabile
per gli affari culturali del patriarcato di Babilonia dei Caldei e rettore del Babel
College, l’unica facoltà cristiana di studi teologici in Iraq. “Il sistema educativo
iracheno – spiega il presule - è basato sulla valutazione centesimale data dalla somma
dei voti finali in ogni materia studiata. In molte scuole l’unico insegnamento religioso
impartito è quello islamico e di conseguenza per gli studenti cristiani è molto difficile
avere votazioni finali uguali a quelli dei loro compagni musulmani che invece sostengono
un esame in più”. Per questo motivo “il Patriarca ha chiesto al presidente iracheno
di garantire l’insegnamento della religione cristiana nelle scuole pubbliche dove
la percentuale degli studenti cristiani raggiunge il 25%, come accadeva nel regime
di Saddam Hussein”. Altra difficoltà rappresentata da mons. Isaac è quella di “trovare
oggi professori in grado di insegnare la religione cristiana. La fuga e l’emigrazione
forzata dei cristiani hanno fatto scomparire dal Paese molte figure preparate. Ci
sono poi i problemi del caos che regna a Baghdad e che non ha risparmiato il ministero
dell’Istruzione, e dell’appartenenza politica dei responsabili di tali decisioni che
a volte può ostacolare o rallentare l’iter di leggi favorevoli alla minoranza cristiana”.
Nonostante i problemi, conclude il vescovo, “i cristiani sono ancora percepiti come
“portatori di cultura.” Tutti sanno che prima della nazionalizzazione delle scuole
da parte del passato regime nel 1972 le scuole cristiane erano considerate le migliori
del Paese tanto che le famiglie musulmane più in vista vi mandavano i propri figli
a studiare, ed alcuni dei protagonisti dell’attuale scena politica irachena, di fede
islamica, hanno studiato in esse. (R.P.)