I vescovi del Paraguay illustrano in un messaggio i problemi del Paese
Povertà, disoccupazione e disgregazione delle famiglie. Sono alcuni dei malesseri
che, secondo i vescovi del Paraguay, investono la realtà sociale del Paese latinoamericano.
Nel messaggio diffuso al termine dell’Assemblea plenaria, tenutasi dal 5 al 9 novembre
scorsi, i presuli sottolineano, in particolare, la mancanza di un’equa distribuzione
delle ricchezze. Il lavoro – aggiungono – spesso non è adeguatamente retribuito e
“la riforma educativa non è riuscita a risolvere i gravi problemi”. I vescovi denunciano
anche carenze nel sistema sanitario e precarie condizioni economiche e sociali per
gran parte della popolazione. L’emigrazione in molti casi diventa, poi, una delle
cause di fenomeni destabilizzanti, quali “la disgregazione delle famiglie”, la “diminuzione
della popolazione” e la “lenta disintegrazione della società”. Analizzando inoltre
la situazione politica del Paese, i presuli del Paraguay si domandano se realmente
“esista un’autentica democrazia” nello Stato latinoamericano. Lamentano quindi la
mancanza di proposte convincenti per la nazione ed esortano il governo a lanciare
un piano “per la creazione di posti di lavoro” in grado di aiutare, specialmente,
le famiglie più disagiate. I vescovi chiedono infine a tutti i cittadini del Paraguay
di “partecipare attivamente alle elezioni con il loro voto responsabile”, sapendo
che può contribuire a combattere la corruzione. (A.L.)