Diplomazia al lavoro in Medioriente in vista della Conferenza di fine mese negli USA,
ma nella società civile israeliana e palestinese c'è chi da tempo lavora alla pace
Sciopero generale oggi nella striscia di Gaza per commemorare i sette palestinesi
uccisi nella sparatoria che ieri ha posto fine a un raduno di massa per il terzo anniversario
della morte del leader storico palestinese Yasser Arafat. Chiuse scuole e istituzioni
private e anche la maggior parte dei negozi. Della sparatoria si sono reciprocamente
incolpati Hamas, il movimento islamico che ha preso il potere nella Striscia, e Al
Fatah, l'organizzazione rimasta fedele al presidente Abu Mazen. Con l'avvicinarsi
dell'appuntamento di Annapolis dove a fine mese si terrà la Conferenza sul MO. voluta
dagli Stati Uniti, si intensificano gli sforzi della diplomazia internazionale per
arrivare a risultati concreti. L'Alto rappresentante della politica estera dell'UE
ha avviato una serie di colloqui con i leader della regione che si concluderanno domani.
Nei Territori intanto le condizioni di vita continuano ad essere drammatiche a causa
dei blocchi ai confini e ai tagli all'energia elettrica voluti da Israele, ma anche
a causa della lotta tra Hamas e al-Fatah. Adriana Masotti ne ha parlato con Margherita
Karram, palestinese del centro dei Focolari a Gerusalemme