Scontro Juan Carlos-Chavez al Vertice iberoamericano
Vertice in Cile. Tensione al vertice di Santiago del Cile fra le autorità spagnole
e il leader venezuelano, Hugo Chavez. Quest’ultimo ha attaccato l'ex premier spagnolo
Aznar, suscitando la secca reazione del re spagnolo, Juan Carlos. Il servizio di Ignacio
Arregui:
Il
vertice iberoamericano, che per la sua 17.ma edizione si è tenuto a Santiago del Cile,
ha avuto una chiusura movimentata, a causa di uno scontro verbale tra alcuni dirigenti
latinoamericani e le autorità spagnole. Le valutazioni non sono coincidenti e stanno
ad indicare che in futuro possono diventare più problematiche tali assemblee, tenendo
conto della forte diversità politica che si è instaurata negli ultimi anni in alcune
nazioni iberoamericane. Il primo serio incidente è scoppiato quando il presidente
del Venezuela, Hugo Chavez, ha accusato l’ex presidente spagnolo, José Maria Aznar,
di aver appoggiato il colpo di Stato del 2002 in Venezuela. Di fronte all’aggressività
del presidente venezuelano, interrompendo l’intervento del presidente spagnolo, Zapatero,
il re Juan Carlos gli ha chiesto esplicitamente di stare zitto. Più tardi, durante
il discorso del presidnete del Nicaragua, Daniel Ortega, che ha pronunciato forti
accuse contro gli imprenditori spagnoli e ha denunciato la responsabilità storica
degli spagnoli contro la popolazione indigena, il re Juan Carlos, in segno di protesta,
ha lasciato per alcuni minuti il salone dell’assemblea. La presidentessa del Cile,
Michel Bachelet, ha invitato tutti a sdrammatizzare l’incidente. Analogamente, Antonio
Elias Saca, presidente del Salvador, che sarà il Paese ospite del prossimo vertice,
ha affermato che queste divergenze potranno continuare nell’attuale clima politico
e che lo scontro verbale di Santiago del Cile non diminuisce il successo del vertice.
Da parte sua, l’ex presidente Aznar ha ringraziato personalmente il re e il presidente
Rodriguez Zapatero per il modo in cui hanno reagito in sua difesa. Tuttavia, alcuni
osservatori hanno messo in risalto l’eccezionalità del comportamento del re Juan Carlos.
Infine, il partito comunista spagnolo chiede al governo un chiarimento sulle ipotetiche
ragioni delle accuse di Ortega ed altri mandatari alle imprese spagnole. (Per la Radio
Vaticana, Ignacio Arregui)