2007-11-10 14:59:24

Lettera del CELAM ai vescovi del Venezuela sulle riforme costituzionali in corso nel Paese


“Con vivo interesse e spirito di solidarietà stiamo seguendo il processo di riforma costituzionale che si vive in Venezuela” e perciò “esprimiamo la nostra vicinanza alla Chiesa venezuelana e a tutta la società”: è quanto scrivono in una lettera al presidente dell’episcopato del Venezuela, mons. Ubaldo Ramón Santana Sequera, il presidente e il segretario generale del CELAM, il Consiglio episcopale latinoamericano, mons. Raymundo Damasceno Assis e mons. Víctor Sánchez Espinosa. Le autorità del CELAM ricordano il recente documento dei presuli venezuelani, “Chiamati a vivere in Libertà”, in cui i vescovi si inseriscono nel dibattito sulle riforme costituzionali, ormai approvate in Parlamento e in attesa di un verdetto nel referendum convocato per il 2 dicembre, con il desiderio di “illuminare, da un’ottica etica, il giudizio e la decisione sul progetto di riforma (…) di fondamentale importanza per tutti cittadini”. Le autorità del CELAM sottolineano la grande aspirazione della Chiesa locale, nonché dei venezuelani, a vivere in libertà, al servizio della pace. “Nonostante il tono costruttivo e l’interesse di dare un contributo che si evince dal vostro documento - scrivono il presidente e segretario generale del CELAM - abbiamo visto che alcuni settori hanno risposto con attacchi e offese con lo scopo di squalificare l’opinione (della Chiesa), mettendo in dubbio addirittura il ruolo guida dei pastori nei confronti dei fedeli”. Le autorità del CELAM concludono “invocando l’ausilio e la luce di Dio per coloro che hanno la missione di orientare il destino del Paese, affinché sappiano ascoltare tutte le voci che si manifestano in relazione alle riforme e, al tempo stesso, in un clima di tolleranza e dialogo siano anche capaci di trovare i cammini più adatti per portare la nazione verso lo sviluppo con giustizia sociale”. (L.B.)







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