2007-11-10 15:55:20

La presidenza del CELAM ringrazia Benedetto XVI per l’autorizzazione a pubblicare il documento finale di Aparecida


La presidenza del CELAM, il Consiglio episcopale latinoamericano, ricevuto ieri in udienza da Benedetto XVI, ha espresso il proprio ringraziamento al Santo Padre che qualche mese fa ha concesso l’autorizzazione a pubblicare il documento finale della Conferenza di Aparecida, manifestando la propria fiducia nel magistero episcopale della regione. A rivolgere il saluto al Papa, mons. Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida e presidente del CELAM, che ha manifestato al Pontefice la profonda gratitudine dell’intero episcopato per le parole rivolte al CELAM durante la sua visita in Brasile. Parole che, ha sottolineato il presule, hanno arricchito i lavori di Aparecida e che sono state inserite nel documento finale. Mons. Damasceno Assis ha presentato al Papa i nuovi membri della presidenza del CELAM eletti a luglio durante la XXXI Assemblea ordinaria che si è svolta a L’Avana, a Cuba. “Abbiamo voluto questo incontro a Cuba – ha spiegato l’arcivescovo di Aparecida – come testimonianza visibile ed espressione di solidarietà di tutte le Conferenze episcopali dell’America Latina e dei Caraibi con questo popolo e la sua Chiesa per la particolare situazione che vive. E’ stata anche un’occasione – ha proseguito mons. Damasceno Assis – per un’importante incontro fra arcivescovi e vescovi ed alcuni alti rappresentanti del governo cubano”. Il presule ha ricordato inoltre che la partecipazione di questi ultimi alla Celebrazione eucaristica voluta nella cattedrale della città dal cardinale Jaime Ortega, arcivescovo dell’Avana, è stata un gesto che ha già portato alcuni frutti di speranza all’interno di una difficile situazione. Mons. Damasceno Assis ha poi presentato al Papa le difficoltà che sta vivendo il popolo latinoamericano; in particolare il presule ha voluto ricordare quanti oggi soffrono le conseguenze degli uragani e delle inondazioni in Messico, nella Repubblica Dominicana e ad Haiti, coloro che vivono nella povertà e che non riescono a superare quelle condizioni che non sono compatibili con la loro dignità e le loro aspirazioni di figli di Dio ed ancora quanti subiscono violenze. L’arcivescovo di Aparecida ha espresso preoccupazione anche per tutte quelle persone che, “alla ricerca di migliori condizioni di vita, si avventurano in cammini politicamente incerti”. Della V Conferenza del CELAM il presule ha evidenziato l’ampia partecipazione delle diverse Chiese e la comunione, l’ambiente di fraternità, responsabilità pastorale e preghiera. Circa la diffusione del documento finale, mons. Damasceno Assis ha ricordato le due edizioni curate dal CELAM, per un totale di 30 mila copie, e le altre pubblicazioni nei diversi Paesi dell’America Latina. “E’ vero che c’è stata una reazione in alcuni ambienti – ha precisato il presidente del CELAM – specialmente in Brasile, Argentina e Cile per i cambiamenti apportati alla versione votata ad Aparecida. Con piacere – ha aggiunto il presule – abbiamo spedito la lettera chiarificatrice inviataci dal cardinale Re ai presidenti delle Conferenze episcopali e noi stessi abbiamo fatto una dichiarazione a tal proposito. Questo incidente iniziale – ha detto ancora mons. Damasceno Assis – è ormai superato e adesso siamo in una fase tranquilla e utile di recezione del documento”. Il presidente del CELAM ha concluso il suo intervento affermando che “la V Conferenza generale … ha sottolineato la volontà di fare di tutta la Chiesa pellegrina nel continente un popolo di Dio più fortemente discepolo e missionario di Gesù Cristo al servizio del … popolo” ed ha anche descritto la terza tappa dei lavori di Aparecida, quella che adesso è volta ad un lavoro pastorale per una Missione continentale che ha l’obiettivo di far maturare ed approfondire la fede in ogni credente perché possa essere sale e luce del mondo attraverso una testimonianza coerente tra fede e vita. (T.C.)







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