Allarme dell’Interpol: l’Africa occidentale è, con i Caraibi, la principale rotta
della cocaina diretta in Europa
L’Africa occidentale e una delle due rotte principali utilizzate dai narcotrafficanti
per esportare la cocaina sudamericana in Europa. Lo ha affermato Emmanuel Leclaire,
vice-Direttore dell’Interpol e responsabile della lotta alla criminalità organizzata
e al traffico di stupefacenti, durante l’Assemblea generale dell’Interpol, organismo
internazionale al quale aderiscono gli organi di polizia di 186 Paesi, in corso a
Marrakech, in Marocco. L’alto dirigente dell’organo di polizia internazionale – rivela
l’agenzia Fides - ha dichiarato inoltre che dal 2005 l’Africa dell’ovest è diventata
la via principale, assieme ai Caraibi, del traffico di cocaina diretta in Europa.
Sono stati quindi presi in esame i punti nodali di questa organizzazione criminale:
i luoghi di produzione (Perù, Colombia, Bolivia), di esportazione (Venezuela e Brasile),
di transito (Guinea Conakry, Guinea Bissau, Mauritania e Senegal) e di consumo (l’Unione
Europea). Secondo i dati dell’agenzia dell’ONU per la lotta al crimine, da gennaio
a settembre 2007, in Africa sono state sequestrate 5,7 tonnellate di cocaina. Per
tentare di fermare il narcotraffico in questa area, l’Interpol ha avviato due programmi.
Il primo è volto a coordinare le forze di polizia africane ed europee, il secondo
è preposto al coordinamento delle polizie di Africa e America Latina. Si stima che
il numero globale dei cocainomani sia di circa 14 milioni. (A.L.)