Il governo filippino stanzia 36 milioni di euro per controllare le nascite. I vescovi:
si lotti contro la povertà
Nelle Filippine, la Camera dei rappresentanti ha deciso di stanziare oltre 31 milioni
di euro per controllare le nascite. Secondo il governo del Paese asiatico, è necessario
affrontare “la crescita annua della popolazione, pari al 2,6 per cento, perché contrasta
con i programmi di salute pubblica ed istruzione”. I vescovi filippini hanno contestato
la decisione e hanno chiesto di destinare la stessa somma contro disoccupazione e
povertà. Ma il governo di Manila ha già assegnato i finanziamenti: il presidente della
Commissione parlamentare per gli stanziamenti pubblici ha precisato che i fondi “serviranno
per promuovere seminari e campagne nazionali sul controllo delle nascite, ma anche
per procurare tutti quei prodotti, naturali ed artificiali, che aiuteranno ad ottenere
lo scopo”. La Chiesa – riferisce inoltre l’agenzia AsiaNews - ha più volte contestato
le iniziative del governo filippino a sostegno del controllo artificiale delle nascite.
Soprattutto nella zona meridionale del Paese, i cattolici si sono impegnati per promuovere
quei "metodi naturali" che hanno dato buoni frutti. (A.L.)