Il cardinale Rodé: la vita religiosa è scelta di libertà e speranza
“Quasi tutte le grandi riforme della vita della Chiesa, nella sua storia bimillenaria,
sono venute da religiosi, religiose e sacerdoti appartenenti a congregazioni religiose”:
lo ha detto il cardinale Franc Rodé, prefetto della Congregazione per gli Istituti
di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica, aprendo nella Pontificia Università
Urbaniana il 54.mo corso della “Scuola pratica e teologia e diritto per la vita consacrata”.
Il cardinale ha affermato inoltre che "ci sono segni innegabili di freschezza, testimonianze
eloquenti di quella che io chiamo ‘santa tenacia’: la santità continua a fecondare
la vita della Chiesa”. Nella situazione attuale - ha aggiunto il porporato – "la nuova
evangelizzazione appare quanto mai urgente". Il cardinale Rodé ha quindi ricordato
alcune delle tappe più significative della vita religiosa nella comunità cattolica;
tra queste, “la grande svolta della storia della Chiesa nel IX secolo promossa dall’esperienza
monastica di Cluny, che ha trasformato profondamente la Chiesa”. “L’importanza della
vita religiosa – ha spiegato il porporato - si toccò con mano anche con la riforma
gregoriana del 1060-1070, attuata da Papa Gregorio VII” e, due secoli dopo, con l’azione
di due Santi carismatici, quali Franceso e Benedetto. Il prefetto della Congregazione
per gli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica ha poi citato la
risposta cattolica alla riforma protestante, “ad opera principalmente di religiosi
quali i Gesuiti e i Cappuccini”. "La fioritura delle congregazioni religiose del XIX
secolo – ha detto inoltre il cardinale Rodé – ha trasformato la Chiesa e cambiato
il volto della società". Si è poi assistito allo scatenarsi dei “poteri nemici della
Chiesa”, tra cui il comunismo e le dittature, che – ha osservato il porporato – “hanno
colpito le congregazioni religiose”. “Questo – ha concluso – perché la vita religiosa
è percepita come un qualcosa di inquietante: in essa i nemici della Chiesa sentono
che c’è la forza più decisa della fede”. (A.L.)