CILE Il Presidente della CEC interviene nel dibattito su “pillola del giorno dopo”
SANTIAGO, 8 nov ’07 - Il presidente della Conferenza Episcopale del Cile,
Mons. Alejandro Goic, vescovo di Rancagua, ha espresso il pensiero della Chiesa sulla
difesa della vita davanti alla Commissione della Salute della Camera dei Deputati
cilena, a proposito dell’attuale dibattito sulla commercializzazione della cosiddetta
"pillola del giorno dopo". Mons. Goic ha ricordato che la missione essenziale della
Chiesa è quella di "annunciare il Vangelo ed illuminare la realtà con l'etica del
Vangelo". Questa missione la porta "a preoccuparsi per i problemi reali che colpiscono
l'insieme del Paese", cosciente che "non può né deve sostituire lo Stato, ma neanche
rimanere al margine della lotta per la giustizia". Secondo il presule, oggi il principale
problema del Cile è la famiglia, che soffre una profonda crisi come testimoniano numerosi
problemi indicati dal vescovo: dalle violenze domestiche agli abusi sessuali, dalla
povertà materiale di migliaia di famiglie cilene al fatto che più del 50 per cento
dei bambini nasce fuori dal matrimonio, dall’alcol e la droga alla carenza di un'educazione
migliore per i più poveri ai rapporti sessuali prematuri ed irresponsabili tra i giovani.
Riguardo alle norme di regolazione della fertilità disposte dal Ministero della Salute,
Mons. Goic ha sottolineato che al fondo esiste “un imperialismo ideologico ed un imperialismo
economico". Inoltre le Norme "cercano di evitare gli effetti del male e non la causa",
anche se è vero che esiste un problema reale di gravidanze tra gli adolescenti e di
trasmissione dell'AIDS nel paese. "La Chiesa - ha continuato il vescovo - riconosce
la gravità del problema e propone la ricerca di soluzioni concordi con la dignità
umana e all’interno di una sana antropologia". (Fides – ZENGARINI)