BANGLADESH L'Arcivescovo di Dakha chiede ai fedeli maggiore attenzione all'Aids
DAKHA, 8nov07 - Un appello ai cattolici del Bangladesh perché affrontino con consapevolezza
la ‘piaga silenziosa’ dell’Hiv/Aids. E’ questo il senso dell’intervento che l’arcivescovo
di Dakha, la capitale, mons. Paulinus Costa ha rivolto ai 300 delegati del recente
consiglio pastorale diocesano. “Piaga silenziosa in quanto - ha soggiunto il presule
- non ne conosciamo le esatte dimensioni”. A dispetto di statistiche nazionali che
parlano di 874 sieropositivi all’Hiv, di 240 casi d’Aids conclamato e di 109 decessi,
l’Unaids, l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite, stima tra 13 e 20 mila le
vittime della pandemia, che vede tra camionisti, operatori/trici del sesso e tossicodipendenti
i picchi di maggiore incidenza. L’alta discrepanza tra le statistiche ufficiali e
le stime del programma Onu è data dallo stigma sociale che circonda il sieropositivo
dichiarato, pretesa vittima del ‘castigo divino’. Proprio per dissipare tali superstizioni,
le religioni del Bangladesh, Islam, Buddismo, Cristianesimo fanno fronte comune con
le Ong nel diffondere programmi di prevenzione che vanno dai corsi d’educazione alla
sessualità responsabile, al test Hiv gratuito. (Ucan-MILANI)