A Pianaccio, nell'Appennino bolognese, i funerali di Enzo Biagi
Una folla di amici e di autorità tra le quali il presidente del Consiglio Romano Prodi,
ha tributato l’ultimo saluto ad Enzo Biagi, scomparso all’età di 87 anni. La cerimonia
si è svolta a Pianaccio, piccola frazione dell’Appennino bolognese che ha dato i natali
al giornalista. Troppo piccola la chiesa per ospitare tutti, così i partecipanti al
rito hanno riempito la piazza e le stradine adiacenti. Il parroco, Don Racilio Elmi,
ha ricordato i valori umani di cui Biagi è stato dispensatore. “Era profondamente
legato, ha aggiunto, ai sentimenti della vita cristiana che aveva assorbito in famiglia
e nella comunità”. A conferma, il parroco ha ricordato che dodicenne, Biagi vinse
con un tema il premio “Dottrina”. Nell’omelia, mons. Giovanni Nicolini, ha definito
Biagi un “angelo della speranza” capace di un’interpretazione severa ed aperta che
scaturiva da un segreto che per Biagi è sempre stato l’amore. “Dobbiamo esprimere
riconoscenza, ha concluso, nei confronti di un laico cristiano come Biagi, mai tribuno
della plebe ma caratterizzato dalla dolcezza dell’amico”. Il cardinale Ersilio Tonini,
al termine del rito, ha ricordato la profondità interiore di Biagi, il suo legame
con le radici e con gli insegnamenti ricevuti da bambino. “Biagi, ha detto il cardinale
Tonini, citava sempre la mamma che prima di dormire gli chiedeva se aveva recitato
l’Atto di dolore”. (A cura di Stefano Andrini)