Una missionaria e una giovane ricercatrice insieme per dare una scuola ai bambini
della Tanzania
Missionaria a Morogoro in Tanzania, dal 1980, suor Teresa Drago si occupa a tempo
pieno di bambini di strada, assicurando loro cibo, scuola ed assistenza. Sono ben
700 i giovani a cui la religiosa delle Suore Collegine della Sacra Famiglia garantisce
l’istruzione che non potrebbero mai permettersi con i propri mezzi. Uno dei sogni
di suor Teresa era realizzare un’aula di informatica per i suoi piccoli alunni. Sogno
che si è realizzato grazie all’impegno di Rossana Muscillo, dottoranda al Laboratorio
di Ingegneria dell’Università “Roma Tre”. Ecco la sua testimonianza, al microfono
di Alessandro Gisotti:
R. –
Io ho conosciuto Suor Teresa 10 anni fa e sono rimasta veramente affascinata dalla
grinta e dalle idee che lei aveva, perché comunque già 10 anni fa la sua missione
vedeva un asilo funzionante e un doposcuola. Già 10 anni fa aveva in mente di costruire
una scuola elementare all’interno della sua missione, che potesse gestire tranquillamente.
E due anni fa, finalmente, è riuscita in questo sogno. Così, ha costruito una grandissima
e bellissima scuola elementare. Allora io, reduce da un’altra grande esperienza in
Senegal, l’ho chiamata chiedendole cosa pensasse di un’aula di informatica nella sua
scuola. Lei voleva un’aula seria da almeno 30 postazioni con tutte le prese funzionanti,
con tutti i monitor con una buona risoluzione. Ne voleva 30, perché ogni aula è fatta
in media di 30 bambini. Ho di nuovo trascorso un mese da lei, a Morogoro, e abbiamo
montato finalmente tutti e 30 i computer. La speranza quest’anno è di fare, durante
tutto l’anno accademico, ogni giorno, informatica o, comunque, almeno due o tre lezioni
a settimana.
D. – Ma quanto è importante l’informatica
in un Paese come la Tanzania?
R. – Suor Teresa vive
a Morogoro che, effettivamente, è una cittadina problematica. Hanno poche possibilità
sia di lavorare che di un futuro dignitoso. Saper usare il computer, per quanto possa
sembrare assurdo, dà una carta in più. I bambini che escono a 13 anni e sanno usare
Word, nella capitale soprattutto, se si presentano a qualunque colloquio di lavoro,
che sia in un grande supermercato, che sia un ufficio pubblico, hanno una carta in
più. Penso che sia forse l’unica scuola elementare in tutta la Tanzania in cui i bambini
studiano informatica. Se già i bambini arrivano a 15, 16 anni, sapendo usare il computer,
anche se iniziassero la scuola secondaria sapendolo già usare, sarebbe un grande vantaggio.
D.
– Prospettive per il futuro della missione di Suor Teresa Drago, con particolare riferimento
all’educazione...
R. – Lei vuole formare insegnanti
e scuole professionali, con una grinta e una voglia di fare assoluta, tanto che continua
a dirmi: “Rossana se continui a starmi vicina, spero di aprire tra cinque anni una
sede universitaria informatica della Tanzania, e mi piacerebbe che tu facessi il rettore!”
Uno dei modi per aiutare suor Teresa Drago nei suoi programmi è attraverso
l’Opera di Promozione per l’Alfabetizzazione nel Mondo. Si possono avere ulteriori
informazioni consultando il sito Internet www.opam.it.