IRLANDA Continua la crisi delle vocazioni sacerdotali
DUBLINO, 7 nov 07 - Non si arresta il declino delle vocazioni sacerdotali
in Irlanda. Lo conferma l’ultimo rapporto annuale del Consiglio per la ricerca e lo
sviluppo della Conferenza episcopale irlandese secondo il quale tra l’ottobre 2005
e il settembre 2006 il numero dei sacerdoti nell’Isola di Smeraldo ha conosciuto un
ulteriore calo del 2 per cento. Alla fine del 2006 risultavano quindi 2.342 sacerdoti
attivi, pari a un sacerdote ogni 1.862 fedeli. Al calo numerico si accompagna inevitabilmente
l’aumento dell’età media dei presbiteri in servizio pastorale: sono infatti sempre
più numerosi gli ultra-ottantenni in rapporto a quelli di età inferiore ai 30 anni.
“Questo declino non sorprende - ha commentato l’autore del rapporto Eoin O’Mahony
-. Da diversi anni ormai sappiamo che il numero delle nuove ordinazioni sacerdotali
non è sufficiente a compensare i quello dei più anziani usciti dal sacerdozio attivo
o deceduti”. Il declino delle vocazioni sacerdotali in Irlanda è in atto ormai
da quattro decenni. Colpa soprattutto della secolarizzazione a cui ha dato un nuovo
impulso il boom economico di questi ultimi anni. I casi di abusi sessuali che hanno
coinvolto il clero irlandese dagli anni ‘90 non hanno aiutato: il picco negativo è
stato infatti raggiunto proprio in quel decennio. Dal 2000 ad oggi il numero dei preti
è calato del 10 per cento. (Apic – ZENGARINI)