2007-11-06 14:42:13

Storico incontro in Vaticano tra il Papa e il re dell’Arabia Saudita. Sottolineato l’impegno per la pace e il dialogo interreligioso


Benedetto XVI ha ricevuto in tarda mattinata, in Vaticano, il re dell'Arabia Saudita Abdallah Bin Abdulaziz Al Saud, con il seguito. Si tratta di un evento che a ragione può essere definito storico: è, infatti, la prima visita di un re dell'Arabia Saudita al Papa. Successivamente, il sovrano ha incontrato il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che era accompagnato dal segretario per i Rapporti con gli Stati, l'arcivescovo Dominique Mamberti. Sui temi affrontati nell’udienza, ci riferisce Alessandro Gisotti:RealAudioMP3


I colloqui, si legge nella nota della Sala Stampa, “si sono svolti in un clima di cordialità e hanno permesso di toccare temi che stanno a cuore” al Papa e al re saudita. “In particolare - informa la nota - si sono ribaditi l’impegno in favore del dialogo interculturale ed interreligioso, finalizzato alla pacifica e fruttuosa convivenza tra uomini e popoli, e il valore della collaborazione tra cristiani, musulmani ed ebrei per la promozione della pace, della giustizia e dei valori spirituali e morali, specialmente a sostegno della famiglia”. Nell’augurio di prosperità a tutti gli abitanti del Paese da parte delle autorità vaticane, “si è fatto menzione della presenza positiva e operosa dei cristiani”. Non è mancato, infine, conclude la Sala Stampa, “uno scambio di idee sul Medio Oriente e sulla necessità di trovare una giusta soluzione ai conflitti che travagliano la regione, in particolare quello israeliano-palestinese”.

 
Nell’edizione odierna, L’Osservatore Romano, sottolinea che grazie a re Abdallah il regno saudita “ha assunto negli ultimi anni un importante ruolo di mediatore nei conflitti nel Vicino e nel Medio Oriente”. Alla visita del sovrano saudita, prosegue il quotidiano, possono ben adattarsi le parole con cui il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, ha recentemente definito le relazioni tra cristiani e musulmani. "La cosa importante - ha sottolineato il porporato - è conoscersi, conoscersi, conoscersi. Ognuno di noi ha sempre qualcosa da imparare dall'altro”.







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