2007-11-06 18:38:43

PAKISTAN Chiesa prega per rapido ripristino della democrazia, dice mons. Saldhana




LAHORE, 6 nov ’07 - La Chiesa del Pakistan è molto preoccupata dall’evolversi della situazione del Paese dopo l’imposizione dello stato di emergenza e “prega per una rapido ripristino della democrazia e della libertà civili”. Lo ha dichiarato il presidente della Conferenza episcopale mons. Lawrence Saldanha, in un’intervista all’agenzia Cns. “Se questa malaugurata situazione persiste – ha detto l’arcivescovo di Lahore - porterà a ulteriori proteste, agitazioni e violenze”. A preoccupare in particolare i vescovi pakistani è il modo in cui il governo Musharraf ha di fatto abolito l’indipendenza del potere giudiziario e la soppressione dell’informazione indipendente. “L’unica via di uscita dall’attuale crisi - è quindi la conclusione di mons. Saldanha - è la tenuta di elezioni libere e giuste”. Intanto prosegue la repressione nei confronti dei manifestanti per la democrazia, scesi anche oggi in piazza in tutto il Paese per protestare contro lo stato di emergenza. Centinaia gli arresti di avvocati, deputati ed attivisti per i diritti umani. I soldati dell’esercito pakistano hanno anche arrestato uno dei membri della Commissione episcopale Giustizia e Pace, Irfan Barkat.
(Cns – ZENGARINI)








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