In Terra Santa, Assemblea Plenaria della Conferenza episcopale austriaca
I vescovi austriaci si fanno pellegrini in Terra Santa per la seconda riunione annuale
della Conferenza episcopale austriaca. un segno della profonda preoccupazione dei
presuli per la situazione in Medio Oriente e un’espressione di solidarietà con i cristiani
della martoriata regione. La presenza, poi, nella città vecchia di Gerusalemme di
un ospizio austriaco è un segno del particolare legame dei cattolici austriaci con
la Terra di Gesù. Tema centrale dell’Assemblea plenaria, che si concluderà il prossimo
10 novembre, è l’impegno pastorale successivo alla visita nel 2000 di Giovanni Paolo
II in Terra Santa. Il programma prevede, oggi, la concelebrazione eucaristica nella
Basilica dell’Annunciazione di Nazareth; domani una concelebrazione che si terrà a
Tabgha, nella Chiesa della Moltiplicazione dei pani. Mercoledì prossimo i vescovi
austriaci saranno ricevuti dai rappresentanti di tutte le chiese cristiane di Gerusalemme
alla porta di Giaffa. Il giorno seguente sono previsti la concelebrazione al Santo
Sepolcro e la visita al memoriale dell’Olocausto “Yad Vashem”. Il 9 novembre i presuli
incontreranno l’arcivescovo Aristarchos, del Patriarcato greco-ortodosso, e nel pomeriggio
visiteranno a Betlemme la Basilica della Natività. A conclusione del pellegrinaggio,
la visita dei vescovi austriaci alla Cupola della Roccia ed alla Moschea di Al Aksa.
Il pellegrinaggio – ha spiegato l’arcivescovo di Vienna e presidente della Conferenza
episcopale austriaca, cardinale Christoph Schöenborn – desidera offrire anche “un
contributo alla costruzione della fiducia tra i cristiani delle diverse confessioni
e tra cristiani, ebrei e musulmani”. (A.L.)