Un rinnovato patto tra scuola statale e scuola cattolica, entrambe impegnate in un
servizio pubblico: così il cardinale Bertone, nel 40.mo anniversario dell’organizzazione
mondiale degli ex alunni delle Scuole cattoliche
Celebrato a Roma il 40 mo anniversario di fondazione dell'Organizzazione mondiale
degli ex alunni e delle ex alunne della Scuola cattolica (OMAAEEC). L’incontro articolato
in cinque giornate, dal 31 ottobre al 4 novembre, ha visto la partecipazione di ex
allievi da tutto il mondo, accolti nella Casa generalizia dei Fratelli delle Scuole
cristiane. Tra gli ospiti d’onore, ieri pomeriggio, il cardinale segretario di Stato
vaticano, Tarcisio Bertone, che ha rilanciato un ''patto di collaborazione'' tra Scuola
statale e Scuola cattolica, entrambe impegnate in un ''servizio pubblico'' rivolto
ai giovani. Il servizio di Roberta Gisotti:
Ha spaziato
su argomenti di grande attualità – specie nel contesto italiano - il cardinale Bertone,
anzitutto puntualizzando che “l’insegnamento delle scuole cattoliche è un vero e proprio
insegnamento pubblico'', a volte anche un’opera di supplenza, eppure “si assiste ripetutamente
– ha osservato il porporato - ad attacchi alle Scuole cattoliche”, perché si dice
“sottraggono risorse” alle scuole pubbliche. “Il modo di screditare gli Istituti cattolici
– ha lamentato il cardinale Bertone - falsifica la realtà”. “Questi non possono essere
declassati – ha detto – a “fabbriche di diplomi” e “titoli a pagamento''. Il porporato
ha ricordato il grande lavoro svolto dagli Istituti cattolici, ''grandi promotori
- ha sottolineato - della formazione professionale e anche umanistica e scientifica,
che hanno plasmato migliaia e migliaia di grandi personalità capaci poi di operare
per il bene comune della nazione”. Le Scuole cattoliche - ha ricordato il cardinale
Bertone, rievocando la sua stessa provenienza dagli Istituti salesiani – accolgono
studenti “di tutte le latitudini e di tutte le religioni''. Non sono rari i casi di
personalità politiche, anche di altre religioni, che rivelano di aver studiato in
Scuole cattoliche. Persino la lettera dei 138 'saggi' islamici al Papa per un maggiore
dialogo tra cattolici e musulmani, sarebbe “frutto” – ha spiegato il porporato - anche
di tanti ex allievi musulmani di Scuole cattoliche. Da qui la proposta, già avanzata
qualche tempo fa, di ''pubblicare sui giornali una pagina a pagamento con l'elenco
di tutti i grandi, di ogni colore politico, che hanno frequentato Scuole cattoliche:
sarebbe una lista infinita - ha rimarcato il porporato - anche con nomi sorprendenti''.
Parlando poi con i giornalisti a
margine della conferenza, il segretario di Stato vaticano riferendosi ai ripetuti
gravi fatti di cronaca nera che hanno coinvolto comunità di immigrati – ultimo l’omicidio
a Roma di Giovanna Reggiani da parte di un cittadino romeno - ha detto che occorre
distinguere ''tra il buon grano e la zizzania'' e ''non fare di ogni erba un fascio''.
Piuttosto ''occorre cercare di valorizzare la nostra antica tradizione di accoglienza
e, nello stesso tempo, essere fermi con coloro che si rendono protagonisti di reati,
non accettano i criteri di cittadinanza tipici di un Paese democratico e non accettano
le regole fondamentali della convivenza''. ''La città dell'uomo – ha ammonito il porporato
- non divenga la città del male”, “quando si vive come se Dio non esistesse”.
Sollecitato
dalle domande dei giornalisti, il cardinale Bertone ha espresso infine preoccupazione
per il precariato e la disoccupazione diffusa tra i giovani e respinto accuse infamanti
alla memoria di Padre Pio, propagate ancora oggi dalla stampa “senza distinguere tra
menzogna e verità”.