Ieri a Roma il Forum della cooperazione internazionale: chiesti maggiori sforzi all'Italia
Un'occasione per rilanciare la cooperazione italiana. Così è stato visto il Forum
della cooperazione internazionale ieri all’Auditorium di Roma, promosso dal Ministero
degli Esteri, con la collaborazione della Campagna per gli obiettivi del millennio
delle Nazioni Unite. Il servizio di Francesca Sabatinelli:
Il 17
ottobre scorso, per la giornata mondiale contro la povertà, fu l’ONU ad organizzare
“Stand Up, Speak Up”, una straordinaria mobilitazione mondiale che coinvolse 43 milioni
di persone. In Italia in oltre 750 mila si alzarono per chiedere al governo di rispettare
gli impegni internazionali, di aumentare gli aiuti ai più poveri. Siamo a metà percorso
verso il 2015, termine fissato per la realizzazione degli otto obiettivi del millennio
per sconfiggere la miseria, e all’Italia tocca l’ennesima bacchettata. Non rispetta
gli impegni presi per l’aiuto allo sviluppo, è uno dei Paesi donatori più piccoli
di tutta l’Europa. Dall’Auditorium ieri è stata Eveline Herfkens, coordinatrice esecutiva
della campagna del millennio delle Nazioni Unite, a chiedere che i fondi italiani
non siano più solo una promessa.
EVERY COUNTRY
JUST HAS TO DO WHAT IT PROMISED. ITALY IS AMONG … “Ogni Paese deve assolvere
alla sue promesse, e l’Italia, che fa parte del G8, è l’unico Stato dell’Unione a
non aver mantenuto la parola, insieme con i due Paesi sicuramente più piccoli e più
poveri, come Portogallo e Grecia. I cittadini dovrebbero alzare la loro voce. Sono
molte felice che il Papa abbia lanciato appelli in questo senso e che molti cattolici
stiano unendo la loro voce a quella di chi chiede al governo di impegnarsi. La povertà
è intollerabile, non c’è motivo perché esista ancora l’estrema povertà”
Se
l’Italia non fa la sua parte, sarà tutta l’Europa a non fare la propria. Così Silvia
Francescon, coordinatrice per l’Italia della campagna per gli obiettivi di sviluppo
del millennio
Sono stati fatti sforzi molto importanti
da questo governo; quando però si vede che nel Documento di programmazione finanziaria
(DPF) esiste una programmazione per raggiungere gli Obiettivi del Millennio ma manca
una traduzione nella legge finanziara, questo ci fa capire che ci sono altre lobby
più efficienti. Abbiamo la necessità di far capire a questo governo che la lottà contro
la povertà è una priorità politica. Che alla cooperazione italiana
serva uno scossone è cosa nota: l’annuncio del viceministro agli Esteri Patrizia Sentinelli,
ieri dall’Auditorium, cerca di ridare respiro: nel 2008 alle ONG arriveranno 200,
anziché 100, milioni di euro. Potenziare e rilanciare la cooperazione sono le parole
d’ordine. La Sentinelli se ne fa portavoce: è necessario sbloccare il disegno di legge
delega per la riforma, impantanato da mesi al senato. Così forse, come auspicato dal
ministro D’Alema nel suo messaggio al Forum, veramente la politica di aiuto allo sviluppo
potrà essere definito uno dei punti forti dell’azione di questo governo.