2007-11-04 09:23:07

Ieri a Roma il Forum della cooperazione internazionale: chiesti maggiori sforzi all'Italia


Un'occasione per rilanciare la cooperazione italiana. Così è stato visto il Forum della cooperazione internazionale ieri all’Auditorium di Roma, promosso dal Ministero degli Esteri, con la collaborazione della Campagna per gli obiettivi del millennio delle Nazioni Unite. Il servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Il 17 ottobre scorso, per la giornata mondiale contro la povertà, fu l’ONU ad organizzare “Stand Up, Speak Up”, una straordinaria mobilitazione mondiale che coinvolse 43 milioni di persone. In Italia in oltre 750 mila si alzarono per chiedere al governo di rispettare gli impegni internazionali, di aumentare gli aiuti ai più poveri. Siamo a metà percorso verso il 2015, termine fissato per la realizzazione degli otto obiettivi del millennio per sconfiggere la miseria, e all’Italia tocca l’ennesima bacchettata. Non rispetta gli impegni presi per l’aiuto allo sviluppo, è uno dei Paesi donatori più piccoli di tutta l’Europa. Dall’Auditorium ieri è stata Eveline Herfkens, coordinatrice esecutiva della campagna del millennio delle Nazioni Unite, a chiedere che i fondi italiani non siano più solo una promessa.

 
EVERY COUNTRY JUST HAS TO DO WHAT IT PROMISED. ITALY IS AMONG …
“Ogni Paese deve assolvere alla sue promesse, e l’Italia, che fa parte del G8, è l’unico Stato dell’Unione a non aver mantenuto la parola, insieme con i due Paesi sicuramente più piccoli e più poveri, come Portogallo e Grecia. I cittadini dovrebbero alzare la loro voce. Sono molte felice che il Papa abbia lanciato appelli in questo senso e che molti cattolici stiano unendo la loro voce a quella di chi chiede al governo di impegnarsi. La povertà è intollerabile, non c’è motivo perché esista ancora l’estrema povertà”

 
Se l’Italia non fa la sua parte, sarà tutta l’Europa a non fare la propria. Così Silvia Francescon, coordinatrice per l’Italia della campagna per gli obiettivi di sviluppo del millennio

 
Sono stati fatti sforzi molto importanti da questo governo; quando però si vede che nel Documento di programmazione finanziaria (DPF) esiste una programmazione per raggiungere gli Obiettivi del Millennio ma manca una traduzione nella legge finanziara, questo ci fa capire che ci sono altre lobby più efficienti. Abbiamo la necessità di far capire a questo governo che la lottà contro la povertà è una priorità politica.
 
Che alla cooperazione italiana serva uno scossone è cosa nota: l’annuncio del viceministro agli Esteri Patrizia Sentinelli, ieri dall’Auditorium, cerca di ridare respiro: nel 2008 alle ONG arriveranno 200, anziché 100, milioni di euro. Potenziare e rilanciare la cooperazione sono le parole d’ordine. La Sentinelli se ne fa portavoce: è necessario sbloccare il disegno di legge delega per la riforma, impantanato da mesi al senato. Così forse, come auspicato dal ministro D’Alema nel suo messaggio al Forum, veramente la politica di aiuto allo sviluppo potrà essere definito uno dei punti forti dell’azione di questo governo.







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