Il Vangelo vissuto, la risposta cristiana ai disagi della famiglia contemporanea:
così Benedetto XVI al Movimento “Famiglie Nuove” dei Focolari. “Siete un segno di
speranza”
Fondare la famiglia sulla roccia di un cristianesimo maturo, che custodisca nell’amore
la vita domestica e con lo stesso amore contribuisca a lenire i mali della società.
E’ l’apprezzamento e l’auspicio con i quali Benedetto XVI ha accolto in udienza questa
mattina una delegazione del Movimento “Famiglie Nuove”, diramazione del più grande
Movimento dei Focolari. Il Papa ha esortato a modellare il vissuto familiare sull’esempio
della Famiglia di Nazareth, “icona” di un amore che cambia il cuore dell’umanità.
Il servizio di Alessandro De Carolis:
Una famiglia
che sceglie di aprirsi alla vita, che cresce i propri figli nei valori del Vangelo,
che trova momenti di preghiera domestica, che incoraggia i fidanzati a credere in
un progetto insieme più delle forze che oggi lo scoraggiano, che custodisce gli anziani
piuttosto che disfarsene, che apre le proprie porte a chi ha bisogno di aiuto perché
preferisce la solidarietà all’indifferenza. E’ l’utopia trasformata in realtà da almeno
800 mila famiglie in oltre 180 Paesi del mondo. Sono le “Famiglie Nuove” del Movimento
dei Focolari, chiamate così 40 anni fa dalla loro fondatrice, Chiara Lubich. Per il
Papa, una “vasta e benemerita istituzione” e un segno della speranza cristiana, che
riattualizza nel mondo l’ideale della Famiglia di Nazareth. Nell’udienza celebrativa
del quarantennale, Benedetto XVI ha anzitutto salutato e ringrazianto Chiara Lubich
- “perché - ha detto - con saggezza e ferma adesione alla Chiesa, continua a guidare
la grande famiglia dei Focolari”. Quindi ha ricordato ai circa 400 rappresentanti
del Movimento le “quattro direttrici” che ne orientano l’azione pastorale: la spiritualità,
l’educazione, la socialità e la solidarietà: “Il vostro
è in effetti un impegno di evangelizzazione silenzioso e profondo, che mira a testimoniare
come solo l’unità familiare, dono di Dio-Amore, possa rendere la famiglia vero nido
di amore, casa accogliente della vita e scuola di virtù e di valori cristiani per
i figli. Di fronte alle tante sfide sociali ed economiche, culturali e religiose che
la società contemporanea deve affrontare in ogni parte del mondo, la vostra opera,
veramente provvidenziale, costituisce un segno di speranza e un incoraggiamento per
le famiglie cristiane ad essere ‘spazio’ privilegiato dove si proclami nella vita
di ogni giorno la bellezza del porre al centro Gesù Cristo e del seguirne fedelmente
il Vangelo”.
E’ questa la famiglia “costruita
sulla roccia”, quella che sceglie di trasformare il Vangelo in azione, secondo lo
spirito del convegno organizzato in questi giorni da Famiglie Nuove. “Il segreto è
proprio vivere il Vangelo”, ha esclamato il Papa, in un’epoca in cui la famiglia vive
spesso “situazioni complesse e difficili”. Si pensi, ha osservato Benedetto XVI, alle
incertezze dei fidanzati dinanzi a scelte definitive per il futuro, alla crisi delle
coppie, alle separazioni e ai divorzi, alle unioni irregolari, alla condizione delle
vedove, alle famiglie in difficoltà, all’accoglienza dei minori abbandonati:
“Auspico
di cuore che, anche grazie al vostro impegno, possano essere individuate strategie
pastorali tese a venire incontro ai crescenti bisogni della famiglia contemporanea
e alle molteplici sfide a cui essa è posta di fronte, perché non venga meno la sua
missione peculiare nella Chiesa e nella società”.
“Secondo
il progetto divino - ha proseguito il Papa, ricordando un passo dell’Enciclica Christifideles
laici - la famiglia è dunque un luogo sacro e santificante e la Chiesa, da sempre
vicina ad essa, la sostiene in questa sua missione ancor più oggi, poiché tante sono
le minacce che la colpiscono dall’interno e dall’esterno”. Ma c’è un modello cui guardare
e lasciarsi ispirare:
“Per non cedere allo scoraggiamento
occorre l’aiuto divino; per questo è necessario che ogni famiglia cristiana guardi
con fiducia alla Santa Famiglia, questa originale 'Chiesa domestica' nella quale 'per
un misterioso disegno di Dio è vissuto nascosto per lunghi anni il Figlio di Dio:
essa, dunque, è il prototipo e l’esemplare di tutte le famiglie cristiane'”.