2007-11-02 18:46:57

In Birmania, la giunta invita il funzionario Onu Petrie a lasciare il Paese


In Birmania la giunta militare al potere ha intenzione di interrompere la missione del funzionario Onu di piu' alto rango presente nel Paese, Charles Petrie. Nelle ultime ore sono stati comunque liberati 46 dissidenti, principalmente membri del partito
della leader dissidente e Premio Nobel Aung San Suu Kyi. Alessandro Guarasci RealAudioMP3


La missione di Petrie non sarà prolungata. Il funzionario Onu stato informato oggi della decisione dei vertici militari, dopo essere stato convocato dai responsabili della giunta a Naypyidaw, la nuova capitale birmana sorta per volere del regime a 400 chilometri a nord di Rangoon. Al momento non è stata fornita alcuna motivazione, ma Petrie, che si trova nel paese asiatico per conto dell'Onu da diversi anni, durante la recente crisi aveva a riguardo espresso pareri che potrebbero essere considerati come critiche verso il regime birmano. L'annuncio arriva alla vigilia dell'arrivo in
Birmania dell'inviato Onu Ibrahim Gambari atteso domani nel
Paese per una seconda missione. L'organizzazione per la difesa
dei diritti umani Human Rights Watch (Hrw) ha lanciato oggi un
appello a Gambari affinche' chieda al governo birmano un impegno affinché si dia il via libera a un vero dialogo con l’opposizione. Nelle ore scorse, intanto, sono stati liberati 46 dissidenti. Si tratta di persone arrestate tra agosto e
settembre durante le manifestazioni di protesta brutalmente
represse dalla giunta militare birmana.










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