Rilanciare il ruolo dello sport nella vita di ogni persona e nella società, in vista
delle prossime Olimpiadi di Pechino: intervento all’ONU dell’arcivescovo Celestino
Migliore
Rilanciare lo sport per promuovere lo sviluppo e incoraggiare la pace tra i popoli.
Intervento ieri dell’Osservatore permanente della Santa Sede presso l’ONU, all’Assemblea
generale delle Nazioni Unite, in corso nel Palazzo di Vetro a New York. Una riflessione
sull’importanza dello sport nella vita di ogni individuo e nella società, in vista
delle prossime Olimpiadi del 2008, a Pechino. Il servizio di Roberta Gisotti:
“Lo
sport – ha osservato l’arcivescovo Migliore - è divenuto un fenomeno capace di coinvolgere
folle immense su grande scala, di rompere barriere geografiche, razziali, sociali,
economiche, politiche e culturali”. Allo stesso tempo – ha aggiunto il presule – “la
società odierna ha visto un crescente numero di casi di abuso e devianza nella pratica
dello sport che conducono ad una cultura sportiva priva di valori umani”. Nonostante
ciò “il mondo dello sport continua ad avere un autentico ruolo di riferimento e generosi
protagonisti che fanno ogni sforzo per recuperare l’ideale dello sport”, “scuola di
umanità, cameratismo, solidarietà ed eccellenza”.
Del
resto, ha proseguito nel suo intervento mons. Migliore, “lo sport praticato in modo
salutare e armonioso è un modo per mettere insieme popoli di diverse culture e tradizioni
in modo rispettoso e pacifico”, promuovendo dialogo ed incontro. Lo sport possiede
infatti “un grande potenziale” per costruire la pace e prevenire i conflitti. A tale
proposito il rappresentante della Santa Sede ha lodato il lavoro dell’Ufficio ONU
dello Sport per lo Sviluppo e la Pace nei luoghi teatro di conflitti, come la Repubblica
Democratica del Congo e la Liberia, laddove “alimentando il dialogo tra culture e
incoraggiando la pace”, lo sport favorisce lo sviluppo “personale e sociale”.
“Attraverso
lo sport – ha sottolineato ancora il presule – la persona sviluppa la propria creatività
e talento, supera sfide personali, acquista senso di appartenenza e di solidarietà,
impara la disciplina e il senso del sacrificio. Questi valori – ha sottolineato l’arcivescovo
Migliore – tornano a beneficio dell’intera comunità e “ci aiutano a capire il valore
del bene comune sopra la gloria individuale.” Da qui l’incoraggiamento della Santa
Sede ai protagonisti sportivi “ad essere modelli per la gioventù” per incoraggiare
“i valori positivi degli sport”.
Anche la Santa Sede
– ha ricordato il presule – ha creato un Ufficio per la Chiesa e gli Sport “che lavora
con le scuole, i gruppi giovanili, le associazioni sportive amatoriali e atleti professionisti
per promuovere un approccio sano allo sport e aiutare i giovani a capire l’impatto
positivo che i valori sportivi possono avere sia per la comunità locale che globale”.
Che
le prossime Olimpiadi di Pechino nel 2008 – ha concluso l’arcivescovo – contribuiscano
dunque “alla comune lotta per rendere il mondo un luogo migliore per ognuno e per
tutti”, affermando i “valori della pace, dello sviluppo e del pieno rispetto dei fondamentali
diritti umani”.