2007-11-01 12:04:21

La santità non è privilegio di pochi cristiani, ma è un compito per tutti gli uomini. Così il Papa all'Angelus per la Solennità di Tutti i Santi


La santità non è un privilegio per i soli cristiani, e magari pochi eroici cristiani, ma è un compito di tutti gli esseri umani. E’ quanto ha affermato oggi il Papa durante l’Angelus per la Solennità di Tutti i Santi davanti a migliaia di pellegrini, giunti da tutto il mondo in Piazza San Pietro, nonostante la giornata piovosa. Il servizio di Sergio Centofanti:RealAudioMP3  

 Il Papa ricorda che “agli inizi del Cristianesimo, i membri della Chiesa venivano chiamati anche ‘i santi’” e sottolinea che il cristiano, in realtà, “è già santo, perché il Battesimo lo unisce a Gesù e al suo mistero pasquale, ma deve al tempo stesso diventarlo, conformandosi a Lui sempre più intimamente”:

 
“A volte si pensa che la santità sia una condizione di privilegio riservata a pochi eletti. In realtà, diventare santo è il compito di ogni cristiano, anzi, potremmo dire, di ogni uomo! Scrive l’Apostolo che Dio da sempre ci ha benedetti e ci ha scelti in Cristo 'per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità' (Ef 1,3-4). Tutti gli esseri umani sono pertanto chiamati alla santità che, in ultima analisi, consiste nel vivere da figli di Dio, in quella ‘somiglianza’ con Lui secondo la quale sono stati creati”.

 
“Tutti gli esseri umani – ha proseguito il Papa - sono figli di Dio, e tutti devono diventare ciò che sono, attraverso il cammino esigente della libertà”. Dio, perciò, invita tutti “a far parte del suo popolo santo. La ‘Via’ è Cristo, il Figlio, il Santo di Dio: nessuno giunge al Padre se non per mezzo di Lui”.

 
Benedetto XVI ha quindi ricordato che “sapientemente la Chiesa ha posto in stretta successione la festa di Tutti i Santi e la Commemorazione di tutti i fedeli defunti”:

 
“Ad essi domani dedicheremo in modo speciale la nostra preghiera e per essi celebreremo il Sacrifico eucaristico. In verità, ogni giorno la Chiesa ci invita a pregare per loro, offrendo anche le sofferenze e le fatiche quotidiane affinché, completamente purificati, essi siano ammessi a godere in eterno la luce e la pace del Signore”.

 
Il Papa ha invitato a lasciarsi guidare da Maria che risplende “al centro dell’assemblea dei Santi”:

 
“Ponendo la nostra mano nella sua, ci sentiamo animati a camminare con più slancio sulla via della santità. A Lei affidiamo il nostro impegno quotidiano e La preghiamo oggi anche per i nostri cari defunti, nell’intima speranza di ritrovarci un giorno tutti insieme, nella comunione gloriosa dei Santi”.

 
Infine, dopo i saluti nelle varie lingue, il Papa si è rivolto ai pellegrini italiani:

 
“Pensando alla schiera innumerevole di Santi e Sante che sono nati ed hanno vissuto in questa terra, incoraggio il popolo italiano a seguire sempre i loro esempi conservando i valori evangelici, per tenere alto il profilo morale della convivenza civile. Buona festa a tutti!”.







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