2007-11-01 14:33:27

Dall’impegno in parrocchia alla fondazione di una casa-famiglia per bambini vittime di violenze: la storia dell’associazione “Chiara e Francesco”


Dalla formazione spirituale in parrocchia all’impegno in favore dei bambini maltrattati e vittime della violenza: è il cammino percorso da un gruppo di famiglie e di giovani di Torvaianica, vicino Roma, che nel 2003 ha dato vita alla Casa famiglia “Chiara e Francesco”. Impegnati nella Caritas, in centri di ascolto della parrocchia, questi giovani hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo per chinarsi sulla sofferenza di bambini con un passato terribile. Ecco come il vicepresidente dell’associazione “Chiara e Francesco”, Alessandro Orsini, racconta – al microfono di Alessandro Gisotti l’inizio drammatico di questa storia di carità cristiana:RealAudioMP3
 
R. – Un giorno si presentò una bambina con la mamma, la sera tardi. Era una bambina di 5 anni con le costole rotte e gravi segni di abusi sessuali… un grave sospetto che poi purtroppo si rivelò vero. Tutto quello che noi avevamo messo in piedi era insufficiente. Quindi, da allora ci siamo interrogati, siamo andati in crisi, abbiamo pregato per circa due anni, per dare una risposta a questa bambina e a tutti gli altri bambini che piano, piano ci venivano messi di fronte dal buon Dio. Abbiamo chiesto al nostro vescovo una struttura della nostra parrocchia, una struttura della nostra diocesi. Quindi, abbiamo chiesto di darci un piano, dove c’erano degli stanzoni di un’ex colonia, per fare la casa famiglia. Così è nata l’idea per aiutare i bambini. Questa era la struttura e il mezzo per poterlo fare. E abbiamo fondato l’Associazione “Chiara e Francesco”, che possono essere due bambini, ma che sono soprattutto Santa Chiara e San Francesco, che da sempre ci hanno accompagnato con la loro spiritualità nel nostro camminare insieme.

 
D. – Qual è la vostra esperienza con questi bambini?

 
R. – Accogliamo bambini che principalmente hanno subito maltrattamenti e abusi sessuali. Purtroppo, tutti abusi in famiglia. Viviamo esperienze drammatiche. Viviamo con le sbarre alle finestre, perché abbiamo un bambino che tenta il suicidio. Un bambino che a 8, 10 anni ti dice: “Se io mi uccido ho risolto tutti i miei problemi” è una cosa che ti fa star male tutti i giorni: vedere le loro crisi, le loro sofferenze. Noi cerchiamo di curare tutto questo con la psicologia, con i mezzi che la scienza ci mette a disposizione, ma soprattutto con l’amore, perchè sperimentino l’amore di una famiglia, di una nuova famiglia, avendo vissuto con genitori che purtroppo li hanno devastati, gli hanno fatto conoscere solo sofferenze. Noi cerchiamo attraverso l’amore di recuperare questi bambini. E possiamo dire che la nostra esperienza ci dice che è possibile recuperarli. L'associazione nasce in parrocchia. Noi siamo tutti di ispirazione cristiana, ma è un’associazione aperta. Abbiamo avuto la bellissima esperienza di contattare tantissime persone, anche al di fuori della Chiesa, che tramite la Casa-famiglia e i bambini si sono riavvicinati alla Chiesa e a Gesù. Anche i bambini che avevano esperienza di una famiglia “mostro”, hanno adesso l’esperienza di conoscere in Dio un papà buono.
 
Chiunque voglia aiutare la Casa-famiglia “Chiara e Francesco” lo può fare con un versamento sul CP n. 38936837 intestato a: “Associazione Chiara e Francesco Onlus”, via Colonia 41/b 00040 Torvaianica Roma. Per ulteriori informazioni, si può consultare il sito Internet www.chiaraefrancesco.it







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