In Russia annunciate misure contro l’aborto per contrastare il calo demografico
Non ci sono ragioni etiche o religiose, ma preoccupazioni legate a questioni demografiche
dietro la decisione del governo russo di adottare misure più restrittive contro l’aborto.
La popolazione russa è in costante diminuzione e nel 2006 sono stati circa 380 mila
i russi in meno rispetto all’anno precedente. La Russia è, inoltre, ai primi posti
nell’elenco di Paesi in cui si effettuano più aborti e, per questo, il governo ha
deciso di ridurne il numero. Fra le misure annunciate dal Ministero della salute,
c’è anche l’eliminazione di molte delle indicazioni mediche che, finora, consentivano
l’interruzione della gravidanza entro le prime 12 settimane. Per quarto riguarda le
indicazioni sociali, quali povertà e disagi vari, l’aborto potrà essere autorizzato
solo per due motivi: la gravidanza in seguito ad incesto o a violenza carnale. I consultori
– riferisce il quotidiano Avvenire - avranno poi nuovi compiti: quello principale
sarà di dissuadere dal loro proposito le donne che manifestano il desiderio di abortire.
Sarà anche vietato compiere aborti in cliniche vietate e saranno sanzionate con multe,
di oltre 2 mila euro, interruzioni di gravidanze effettuate da personale medico senza
documentata indicazione sanitaria. In Russia il fenomeno dell’aborto, negli ultimi
5 anni, è calato del 5 per cento ma questa pratica resta ancora largamente diffusa:
gli aborti, compiuti in Russia dall’inizio dell’anno sono stati 1 milione e 400 mila.
(A. L.)