2007-10-31 15:39:26

Di matrice islamica l'attentato in Spagna dell'11 marzo 2004


Il giudice spagnolo Javier Gomez Bermudez ha letto la sentenza nel processo per gli attentati di matrice islamica dell'11 marzo 2004. Per le esplosioni su alcuni treni a Madrid morirono 191 persone e 1.841 rimasero ferite. Al più grande processo contro il terrorismo islamico mai svoltosi in Europa e conclusosi lo scorso luglio, il giudice ha dettato, in mezzo ad un gran dispositivo di sicurezza e trasmesso in diretta dalle tv, sentenze contro i membri di una cellula jihadista e i suoi collaboratori, accusati di avere ordito l'eccidio ispirato da al Qaeda. Il servizio di padre Ignacio Arregui:RealAudioMP3


In una seduta aperta al pubblico e trasmessa in diretta a tutta la Spagna dalla radio e la TV, il giudice del tribunale che ha giudicato l’attentato a Madrid dell’11 marzo del 2004 ha letto la sentenza, al termine delle sedute pubbliche iniziate il 15 febbraio scorso. La prima importante conclusione è stata che l’attentato è stato realizzato da un gruppo islamico che intendeva in questo modo punire l’invio spagnolo di truppe in occasione della guerra in Iraq, ai tempi del governo di Aznar. E’ stata esclusa esplicitamente e categóricamente ogni forma di intervento dell’ETA. Tra i 28 imputati rinviati a giudizio, ne sono stati assolti 7, tra i quali, in particolare, Rabei Osman Sayed, sospettato di essere l’autore intellettuale dell’attentato e contro il quale l’accusa aveva chiesto 30.000 anni di carcere. Rabei Osman, chiamato anche “l’egiziano” ha potuto conoscere la sentenza dalla sua prigione in Italia per videoconferenza. Molto pesanti le condanne ad alcuni autori materiali o collaboratori ritenuti necessari per l’attentato, con condanne che raggiungono in alcuni casi centinaia di anni di carcere. Sono previsti forti indennizzi per i circa 1500 feriti nell’attentato e per i loro familiari, da un minimo di 30.000 euro ad un massimo di 1.500.000 euro. Dopo la sentenza, inizia adesso il dibattito politico soprattutto da parte dei rappresentanti dei due più grandi partiti politici: quello Popolare e quello socialista.







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