TAILANDIA Le conclusioni del 1° Simposio sulle vocazioni in Asia
BANGKOK, 29 ott ’07 - Per promuovere le vocazioni sacerdotali in quei Paesi
dell’Asia dove esse sono più carenti la Chiesa asiatica deve impegnarsi a “produrre”
più missionari. Con questa indicazione di fondo si è concluso a Sam Phran, in Tailandia,
il primo Simposio sulle vocazioni in Asia. Organizzato dal Movimento Serra International
insieme alla Federazione della Conferenze episcopali dell’Asia (FABC), il congresso
ha visto la partecipazione di 125 tra vescovi, sacerdoti e rettori di seminari che
per sei giorni hanno discusso dei problemi e delle prospettive delle vocazioni nei
vari Paesi asiatici oggi. Ne è emerso un quadro articolato: se da un lato le società
asiatiche più avanzate stanno seguendo il trend dei Paesi occidentali, con vocazioni
in calo e insufficienti al fabbisogno, in altre aree del continente l’attività missionaria
sta invece dando frutti promettenti. Di qui l’invito, contenuto nel documento finale,
a una maggiore condivisione missionaria tra le Chiese asiatiche. Tra le raccomandazioni
emerse dal simposio vi è stata in particolare quella di promuovere nei seminari e
nei centri di formazione religiosa una più profonda coscienza missionaria e di incoraggiare
una maggiore collaborazione in questo senso con le diocesi, le parrocchie, le scuole
e le famiglie. Alla luce delle profonde trasformazioni socio-culturali in atto in
Asia, il documento sottolinea poi l’importanza di una adeguata formazione psico-affettiva
dei seminaristi e raccomanda che nella loro formazione venga data maggiore enfasi
all’importanza dell’opzione preferenziale per i poveri, di uno stile di vita sobrio
e di uno spirito di servizio. (Ucan – ZENGARINI)