2007-10-29 15:13:14

I vescovi australiani esortano i cittadini a votare per “far prevalere il bene comune” sugli interessi individuali


I vescovi australiani in una dichiarazione incoraggiano i cattolici “a prendere seriamente le loro libertà democratiche a partecipare al processo politico”, in vista delle elezioni del Parlamento federale il prossimo 24 novembre. I vescovi - riferisce l'Agenzia Zenit - hanno richiamato l’attenzione degli aventi diritti su otto settori-chiave: vita, famiglia, popolazioni indigene, educazione, salute, ambiente, immigrazione e rifugiati, pace. “Il rispetto per la vita e la promozione della dignità della persona - scrivono - sono la base di ciò che è umano”. “In un momento in cui la vita familiare è oggetto di una pressione senza precedenti – aggiungono - le famiglie devono essere sostenute in ogni modo possibile”. I vescovi hanno poi affermato che le popolazioni indigene dovrebbero essere adeguatamente rappresentate nel processo di governo, “in modo che i primi popoli dell’Australia possano essere ascoltati”. Nel documento si sottolinea quindi che “non ci dovrebbero essere barriere all’educazione” a causa dell’impossibilità di finanziare progetti formativi. I presuli hanno anche fatto riferimento alla siccità che continua a flagellare l’Australia e hanno chiesto politiche governative per salvaguardare le riserve idriche. Sui temi dell’immigrazione, i vescovi affermano di credere che “tutti coloro che chiedono asilo, indipendentemente dal modo in cui arrivano in Australia”, dovrebbero vedere le loro richieste accolte, in base alle convenzioni internazionali. Nel documento, si invoca infine la pace mondiale, poiché “non rientra nei piani di Dio opporsi alla violenza con maggiore violenza”. (A.L.)







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