Benedetto XVI ai farmacisti cattolici: opponetevi alle cure che attentano alla vita
umana. Le case farmaceutiche favoriscano l'accesso alle terapie per i più poveri
Le scienze biomediche “devono essere al servizio dell’uomo” e non viceversa: dunque,
no all’uso delle sperimentazioni farmaceutiche a scapito del bene della persona curata
e sì all’accesso solidale di cure per i Paesi poveri come pure all’obiezione di coscienza,
quando essa impedisca di fornire prodotti abortivi o mirati all’eutanasia. Sono i
punti che Benedetto XVI ha messo in evidenza nel ricevere poco fa i farmacisti cattolici,
impegnati in questi giorni a Roma nel loro 25.mo Congresso internazionale. Il servizio
di Alessandro De Carolis: