Allarme della rivista The Lancet: nel mondo il 40% dei nati non è registrato
Fanno parte dell’esercito degli “invisibili”: sono centinaia di milioni di persone
che nascono, vivono e muoiono senza che vi sia traccia della loro esistenza perché
nei loro Paesi non esistono, o sono carenti, i servizi anagrafici e demografici. E’
quanto denuncia la rivista The Lancet nel numero speciale 'Who Counts'?, Chi conta?,
che sarà presentato domani a Pechino. Quello degli invisibili – si legge nel dossier
- è un esercito che potrebbe arrivare a contare oltre i due terzi della popolazione
mondiale. E’ una situazione allarmante perché vivere nell’anonimato spesso spalanca
le porte a povertà, abbandono e sfruttamento. Si tratta di un fenomeno che riguarda
milioni di bambini. Si stima che nei Paesi più poveri, 3 nascite su 4 non vengono
mai registrate. “Solo poco meno di un terzo della popolazione mondiale - denuncia
inoltre il direttore della rivista, Richard Horton - è coperto da dati accurati su
nascite e morti. Il fatto che milioni di esseri umani nascano e muoiano senza lasciare
traccia della loro esistenza ha ripercussioni gravissime anche dal punto di vista
sanitario: non disporre di cause nei certificati di decesso non consente spesso di
valutare malattie o fattori di rischio in un dato Paese, rendendo così difficile una
programmazione degli interventi prioritari. Dove invece si promuovono campagne di
registrazione, si possono assicurare diritti e difendere la vita più efficacemente.
In India, ad esempio, il monitoraggio accurato delle nascite ha permesso di smascherare
la turpe pratica degli aborti dei feti di sesso femminile. Servono donatori e partner
globali – sottolinea il direttore della rivista The Lancet - per promuovere e supportare
sistemi di registrazione nei Paesi in ritardo. Una campagna di questo tipo – conclude
– deve servire per mettere a fuoco “quanto ciascuno di noi valuti la vita di ogni
altro essere umano: è un test per la nostra umanità”.(A.L.)