In Vietnam, ha bisogno di giovani sacerdoti, Bibbie e collaboratori la parrocchia
di Tan Hoa, in una zona rurale nella diocesi di Dalat, a circa 220 chilometri da Ho
Chi Minh City. I parrocchiani sono giunti qui dal nord nel 1954 e la loro tradizionale
occupazione è la coltivazione del tè. Da allora, quei gruppi di minoranza hanno pian
piano conosciuto la Buona Novella e la religione cattolica. “I gruppi etnici – racconta
ad AsiaNews un parrocchiano – hanno uno stile di vita semplice e danno prova della
loro fede nel modo di comportarsi verso gli altri componenti della società. Io – aggiunge
– ho insegnato catechismo a bambini che venivano in classe a piedi nudi. Sono innocenti
e motivati a studiare per conoscere, leggere e scrivere in vietnamita. Al momento,
però, abbiamo bisogno di Bibbie e catechismi nelle lingue dei gruppi etnici, per aiutarli
a sviluppare la loro spiritualità nella vita”. Alcuni sacerdoti hanno studiato i dialetti
e ora lavorano con i gruppi etnici. “Comunque – spiega padre Xuan, sacerdote di una
chiesa nella foresta - ci mancano giovani preti che vengano qui e lavorino con la
gente, che ha bisogno di sacerdoti, insegnanti elementari volontari, professori e
medici che offrano la loro opera e svolgano un servizio missionario. Questa è una
grande zona di campi di riso, che scarseggia di mietitori”. La missione gode di collaboratori
pieni di entusiasmo, in primo luogo i seminaristi che sono stati mandati qui fin dal
1968 dall’ex vescovo, Simon Hoa Hien. “Non dobbiamo – dice Padre Nguyen, che ha la
famiglia nella parrocchia di Tan Hoa – stare seduti ad aspettare che la gente venga,
ma dobbiamo seguire la chiamata di Gesù a portare la Buona Novella a tutti. I missionari
debbono andare, contattare e incontrare la gente attraverso la 'breve distanza' che
serve per costruire un’amicizia e la 'vicinanza delle anime' con l’aiuto di Dio".
(R.M.)