2007-10-25 15:16:47

L'ombra di Al Qaeda sugli incendi in California


Si sveglia avvolta dalle fiamme la California del sud per il quinto giorno consecutivo dallo scoppio degli incendi. Mentre la conta dei danni cresce di ora in ora, si profila l’ipotesi che all’origine dei roghi, stando a quanto riferito dall’FBI, ci sia un piano incendiario voluto da Al Qaeda. Almeno uno dei 16 focolai al momento attivi sarebbe di origine dolosa e mentre il governatore della California Arnold Schwarzenegger pone una taglia di 50 mila dollari sulla cattura dei possibili piromani, la polizia uccide uno dei sospettati e ne arresta un secondo. Sarebbe stata la stessa Fbi, si legge nel sito di "Drudgereport", a raccogliere le rivelazioni di un presunto terrorista detenuto nella prigione di Guantanamo e ad allertare le autorità di un piano segreto di incendio della costa occidentale degli Stati Uniti. Mentre la task force di investigatori porta avanti le indagini, le fiamme continuano a seminare distruzione, paura e morte e al momento il bilancio dei roghi fa registrare almeno sei vittime, 45 feriti e un milione di sfollati. Le fiamme hanno ridotto in cenere 172 mila ettari di vegetazione e distrutto circa 1150 abitazioni, per danni che ammontano ad un miliardo di dollari. E se il calare dei venti di Santa Ana giunge in soccorso delle migliaia di pompieri che da giorni lottano contro le fiamme, ancora lontano è il controllo degli incendi. Fonti locali riportano che la zona maggiormente colpita è la contea di San Diego, dove al momento sarebbero oltre 500 mila gli sfollati, la metà del milione di persone che in questi giorni sono state costrette ad abbandonare le proprie case, per la più grande evacuazione della storia californiana. Sul posto è attesa oggi una visita del presidente americano, George W. Bush, che ieri ha dichiarato per la California lo stato di "super-calamità". (A cura di Claudia Di Lorenzi) RealAudioMP3







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