2007-10-25 19:29:15

INDIA L'Associazione Ospedali Cattolici dell'India mobilitata contr l'Aids


HYDERABAD, 25ott07 - "L'India corre il rischio di essere coinvolta in una devastante catastrofe sociale ed economica causata dall'impatto con l'Aids a meno che non si prendano misure immediate e decisive". Il giudizio è del religioso verbita Sebastian Ouseparambil, direttore della Associazione Ospedali Cattolici dell'India (CHAI), la più grande catena mondiale di istituzioni sanitarie nell'ambito del volontariato. L'associazione ha tenuto nei giorni scorsi la propria conferenza annuale ad Hyderabad, capoluogo dell'Andhra Pradesh, lo stato indiano con il più alto numero di sieropositivi dell'India. E proprio all'Aids la CHAI ha dedicato la propria conferenza annuale. In India la CHAI possiede 21 centri sanitari di sostegno, che forniscono cure anche a domicilio alle persone contagiate. Distribuisce anche materiale e corsi di educazione sessuale e di igiene per maestri e per i docenti delle scuole superiori. L'arcivescovo di Hyderabad, mons. Joji Marampudi si è congratulato per l'azione anti Aids svolta dall'Associazione Ospedali Cattolici dell'India. L'Associazione venne fondata nel 1943 a Guntur, nell'Andrha Pradesh,dalla dottoressa suor Mary Glowrey e da poche altre consorelle. Un sosotegno decisivo venne dalla Società del Divin Verbo.
(Fides, Popoli-MANCINI)







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