Il Congresso USA calcola i costi delle guerre in Iraq e Afghanistan
Il costo totale delle guerre in Iraq e in Afghanistan potrebbe raggiungere i 2.400
miliardi di dollari entro il 2017. Sono le conclusioni di uno studio dell'ufficio
Bilancio del Congresso americano, che conteggia anche la richiesta di un ulteriore
stanziamento di 46 miliardi di dollari, avanzata, lunedì, dal presidente George W.
Bush. Facendo un calcolo sommario, insomma, le operazioni militari in Iraq e Afghanistan
costano circa 21 mila dollari per ogni famiglia degli Stati Uniti. Salvatore Sabatino
ne ha parlato con Gianni Riotta, direttore del Tg1 Rai, profondo conoscitore della
società e della politica statunitense:00:01:49:20
R. - Queste cifre
fanno giustizia di tutta la retorica: la retorica dei neo-conservatori, che speravano
di risolvere tutti i problemi americani con la guerra e si ritrovano, invece, a fronteggiare
una guerra che è stata in realtà una devastante incudine economica e sociale. Questo
perché i soldi che si spendono in Iraq non si utilizzano in altre importanti voci
di spesa economica. Ma questo fa anche giustizia della retorica di un certo movimento
che insisteva sul fatto che la guerra era per il petrolio: il petrolio non è mai stato
così caro come in questi giorni negli Stati Uniti e, come si vede per il contribuente
americano, la guerra è stata un disastro.
D. - Quanto può influire questo
rapporto sull’opinione pubblica americana, già stanca per l’insuccesso delle due campagne
di guerra?
R. - La campagna elettorale del 2008, così come quella del 2004
e del 2000, si deciderà su questo tema della lotta al terrorismo. Nel 2004 è stata
la lotta al terrorismo e nel 2008 sarà la guerra in Iraq. E questo nel senso che bisogna
riuscire a trovare un modo per tirar fuori il Paese dalla guerra in Iraq, senza però
che l’Iraq precipiti nella guerra civile. Quando si dice un po’ frettolosamente “via
subito gli americani dall’Iraq”, non ci si rende conto che ritirarsi oggi dall’Iraq
significherebbe lasciare i sunniti e gli sciiti davanti ad una guerra civile e come
dimostra proprio in questi giorni l’azione turca al confine nord del Paese, far precipitare
anche il Kurdistan in una situazione di “guerra guerreggiata”.