Violenze contro i cristiani: l’ultimo rapporto del Consiglio Globale dei Cristiani
Indiani
In India, l’estremismo induista fomenta la violenza contro i fedeli di altre religioni
facendo registrare un picco di ostilità anche verso i cristiani. E’ quanto denuncia
l’ultimo rapporto del “Global Council of Indian Christians”, ripreso dall'Agenzia
Fides, secondo il quale sono 464 i casi di persecuzione registrati negli ultimi 20
mesi; 87 di essi si sono verificati nel solo Stato meridionale del Karanataka, noto
per la presenza di uno dei distretti tecnologici di livello internazionale (quello
di Bangalore). L’organismo ecumenico che riunisce leader cristiani di tutte le confessioni
con una larga base di associazioni laicali, evidenzia che il crescere della violenza
è strettamente legato all’ascesa nazionalista al governo: “Dopo che il partito nazionalista
Baratya Janata Party è entrato nella coalizione di governo in Karnataka, si è diffuso
un clima di impunità verso ogni atto compiuto in nome dell’ideologia dell’ 'hindutva',
una sorta di integralismo religioso”. Molti degli attacchi, racconta il Rapporto,
sono avvenuti contro gente innocente che era riunita pacificamente in preghiera in
case, chiese o cappelle. A sostegno delle testimonianze raccolte, la ricerca si avvale
di fotografie e registrazioni che sono state sottoposte alla Commissione Nazionale
per i Diritti Umani, affinché il governo centrale si impegni maggiormente per tutelare
la libertà di culto delle minoranze cristiane. (F.F)