Inaugurato a Roma il 235° anno accademico della Pontificia Università Lateranense
Alla cerimonia inaugurale erano presenti il cardinal vicario Camillo Ruini, il rettore
monsignor Rino Fisichella e il regista Franco Zeffirelli che ha ripercorso con i ragazzi
alcuni passaggi della sua lunga carriera. “L’Università è un reale microcosmo, dove
si incontrano differenti esperienze, che si coniugano con le necessità di mantenere
vivo il passato, preparando le condizioni per il futuro, ha detto il cardinal vicario
Camillo Ruini, “Il compito del Laterano si accredita sempre di più per assumere una
responsabilità formativa, che nei diversi ambiti delle scienze viene data alle giovani
generazioni. Infatti, da una parte crescono le diverse esigenze della scienza, che
immettono in conoscenze sempre più articolate, dall’altra la frammentarietà impedisce
di raggiungere un'unità tale, da consentire di possedere un vero fondamento”. Quindi,
il cardinale ha spiegato che l’Università, deve aiutare gli studenti, a fornire una
visione unitaria del sapere raggiunto durante gli anni universitari, perché solo così
i ragazzi avranno la certezza di possedere uno spessore culturale, su cui investire
e crescere professionalmente. L’Università del Papa – ha concluso il card. Ruini -
non può rimanere insensibile dinanzi una sfida simile. E questo compito richiede
da parte di noi tutti, un impegno corrispondente, perché solo così, gli studenti sapranno
cogliere una provocazione positiva, per affrontare la vita, con maggiore responsabilità”.
A questo proposito, il rettore mons. Rino Fischella, riprendendo le parole del cardinale,
ha ricordato che una formazione accademica come quella offerta dalla Lateranense,
è per alcuni versi obbligata a coniugare sempre verità e libertà. “L’una - ha spiegato
- apre a spazi di azione personale, che si carica di responsabilità. L’altra, garantisce
che la via perseguita, è segnata da scelte che inducono alla certezza”. (Dall'Università
Lateranense, Marina Tomarro)