Dalla Banca Mondiale un nuovo richiamo ai Paesi ricchi sul debito estero e gli
aiuti promessi ai Paesi poveri
E’ stata la Banca Mondiale a richiamare l’Occidente ai suoi impegni, facendo esplicito
riferimento alle promesse fatte “per aumentare gli aiuti allo sviluppo, migliorare
e indirizzare gli sforzi al fine di realizzare gli obiettivi di sviluppo indicati
dall’Onu”. L’occasione è stata offerta dall’incontro annuale della Banca Mondiale
e del Fondo Monetario Internazionale, durante il quale i ministri dell’Economia di
29 paesi in via di sviluppo hanno richiamato le nazioni più ricche al rispetto degli
impegni presi manifestando frustrazione per la lentezza nella cancellazione dei debiti
e nell’offerta di finanziamenti per combattere la povertà. Secondo quanto riporta
l’agenzia Misna, ad essere criticato è stato anche il “saccheggio” di risorse umane
operato dall’Occidente che sta contribuendo a rallentare il progresso dei Paesi poveri:
“Negli ultimi anni – ha detto il ministro sudafricano Trevor Manuel in un discorso
a margine tenuto presso l’Istituto internazionale di finanza di Washington - i Paesi
in via di sviluppo sono stati i più grandi fornitori di professionisti qualificati
per un Occidente che non riesce a formare abbastanza ingegneri, medici e infermieri”.
(F.F)