Oggi e domani a Venezia Convegno su “La difesa civica in Italia e in Europa” : a confronto
difensori civici di vari Paesi ed esperti di diritti umani
"La difesa civica in Europa e in Italia: esperienze e prospettive": è il tema del
Convegno in programma oggi e domani a Venezia, alla scuola Grande di San Giovanni
evangelista, che vede a confronto difensori civici ed esperti di diritti umani giunti
da vari Paesi. L’iniziativa è promossa dal Consiglio regionale del Veneto, dal difensore
civico regionale e dal Centro interdipartimentale sui diritti della persona e dei
popoli dell'Università di Padova. Al confronto partecipano il difensore civico europeo
Nikiforos Diamandouros, il presidente europeo degli Ombusdman Ulrrich Galle e quello
del coordinamento internazionale Peter Kostelka, e per l’Italia il coordinatore dei
difensori civici regionali, Donato Giordano. Da sottolineare il paradosso del 'caso
Italia', unico Paese europeo a non aver ancora istituito l'organo del difensore civico
nazionale, malgrado decine di raccomandazioni dell'ONU e risoluzioni europee. Da ricordare
che l’Unione europea ha preteso e ottenuto che i Paesi di nuovo ingresso dell'Est
europeo si dotassero di questa istituzione. In Italia la rete dei difensori civici
comunali, provinciali e regionali, conta su circa 500 uffici liberamente istituiti
dalle singole Amministrazioni, a fronte degli oltre 10 mila Enti locali che, a vario
titolo, regolano la vita dei cittadini. “Ciò crea – sottolinea l’avvocato Vittorio
Bortoli, difensore civico regionale venato – delle disparità tra cittadini che possono
avvalersi della tutela di questo organo di garanzia, e cittadini che ne sono privi.
Manca poi un Istituto nazionale di difesa civica che dia autorevolezza alla rete dei
difensori civici. Il convegno promosso a Venezia rappresenta quindi l'occasione per
ribadire la necessità di un Istituto nazionale di difesa civica in l’Italia, perché
“un organo terzo tra Pubblica amministrazione e cittadini – sottolineano i promotori
- diventi strumento di garanzia per il rispetto delle regole democratiche, per la
vita delle istituzioni e per la costruzione di un corretto federalismo, fondato sulla
collaborazione e non sul conflitto tra organi e istituzioni”. (R.G.)