La solidarietà dei cattolici francesi alla popolazione del Myanmar, in un messaggio
del cardinale Jean-Pierre Ricard all’ambasciatore del Paese asiatico
“Comprensione ed emozione per la difficile situazione” che sta vivendo “la popolazione
birmana” sono state espresse “a nome di tutti i cattolici di Francia” dal cardinale
Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux e presidente della Conferenza episcopale
francese, all’ambasciatore del Myanmar nel Paese, Say Hla Min. In un messaggio, reso
noto sabato scorso ripreso dall'Agenzia Sir, il cardinale Ricard afferma che “i cattolici
di Francia sono rimasti colpiti dalle manifestazioni pacifiche con le quali” la popolazione
birmana “ha espresso il desiderio di democrazia e di una maggiore libertà civile”
e che “hanno particolarmente apprezzato anche il ruolo svolto in questi avvenimenti
dai monaci buddisti”, e per questo “sono rattristati e sconvolti per la violenta repressione
attuata per sradicare il movimento”. Rammentando che per i cattolici “i diritti dell’uomo
sono universali, inviolabili e inalienabili” perché “sono inerenti alla persona umana
e alla sua dignità”, il cardinale Ricard sottolinea nel messaggio rivolto al diplomatico
del Paese asiatico che “non può esservi autentica pace civile senza il rispetto e
l’applicazione di tali diritti”. Di qui l’auspicio e la preghiera dei cattolici francesi
affinché il Myanmar “possa trovare il cammino per un divenire armonioso, nel rispetto
del diritto delle persone e nella ricerca del bene comune dei suoi abitanti”. (R.G.)