2007-10-22 17:19:41

I separatisti curdi del PKK pronti ad un cessate il fuoco condizionato con la Turchia


I separatisti curdi del PKK si sono detti pronti ad un cessate il fuoco condizionato: lo annuncia la stessa organizzazione, attraverso il proprio sito Internet. Ma la situazione resta tesa: il premier turco Erdogan si dice pronto ad agire, mentre è giunta la conferma del rapimento di 8 soldati turchi da parte dei ribelli. I particolari da Isabella Piro: RealAudioMP3

 
I separatisti curdi del Pkk si sono detti pronti ad un cessate il fuoco se la Turchia sospenderà gli attacchi nel nord Iraq. L'annuncio è comparso su un sito internet dell'organizzazione. “Siamo pronti ad osservare un cessate il fuoco – afferma la dichiarazione - se l'esercito turco cesserà di attaccare le nostre postazioni, rinuncerà ai suoi piani di incursione e si impegnerà per la pace”. La tensione tra Ankara e Kurdistan iracheno, quindi, potrebbe calare, ma per ora è ancora alta: per il premier turco Erdogan “è tempo di agire” contro i separatisti curdi. La pazienza della Turchia è agli sgoccioli, dice, e il Paese ha tutto il diritto di difendersi, senza chiedere il permesso a nessuno. Erdogan, inoltre, accusa Baghdad e Washington di proteggere i guerriglieri e di armarli. Punta invece ai canali diplomatici il ministro degli Esteri turco, Babacan, che domani sarà in Iraq per colloqui. Gli Stati Uniti, intanto, chiedono al governo iracheno una soluzione rapida della questione, pur ribadendo che non desiderano vedere un ampliamento delle azioni militari nell’Iraq del nord. Gli fa eco la Nato che esprime la piena solidarietà ad Ankara e precisa: Non ci è giunta alcuna richiesta d’aiuto. E mentre dall’esercito turco arriva la conferma del rapimento di 8 soldati da parte dei ribelli, ad Istanbul sono scesi in piazza a migliaia per dire no al Pkk. La manifestazione è stata organizzata dal Partito Repubblicano del popolo, che guida l’opposizione turca.
 







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