2007-10-19 15:43:32

Iraq: il governo del Kurdistan pronto a reagire se ci saranno attacchi da parte delle forze turche


Il governo del Kurdistan iracheno ha reso noto che reagirà ad una eventuale operazione delle forze militari turche lanciando controffensive affidate ad uomini della resistenza popolare e alle truppe peshmerga. L’esecutivo della regione nord irachena ha anche precisato di non aver alcun legame con i guerriglieri del Partito curdo dei lavoratori (PKK). La dichiarazione dell’amministrazione regionale segue l’approvazione, mercoledì scorso, del parlamento turco della mozione che autorizza operazioni militari nel Kurdistan iracheno contro postazioni di ribelli curdi. Il governo iracheno ha intimato inoltre ai guerriglieri del PKK di lasciare, appena possibile, la regione, dove sono dislocate basi per sferrare attacchi contro il territorio turco.

- Non esiste alcun accordo tra autorità libanesi e statunitensi per la creazione di basi militari americane in Libano: lo dichiarano il governo e le forze armate libanesi, smentendo quanto reso noto dal quotidiano libanese filo-siriano As-Safir. Secondo questo giornale, sarebbe stata presentata al premier libanese una bozza di accordo per la creazione di basi militari aeree, navali e di terra statunitensi in Libano per contrastare “la presenza militare russa in Siria”.

- Il premier israeliano, Ehud Olmert, si è detto “molto incoraggiato” dal colloquio avuto ieri a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin. In particolare, nell’incontro sono state affrontate la questione nucleare iraniana e le forniture di armi dalla Russia alla Siria. Il governo israeliano teme che queste armi possano finire anche nelle mani dei miliziani sciiti hezbollah, compromettendo la sicurezza nella regione.

- I piani per il riarmo, annunciati ieri dal presidente russo Vladimir Putin, dimostrano che “la Russia intende giocare un ruolo importante sullo scenario mondiale e vuol essere presa seriamente”. Lo ha detto il ministro della Difesa statunitense, Robert Gates, durante una conferenza stampa al Pentagono. Gates ha anche sottolineato come il governo di Mosca abbia la possibilità di modernizzare le proprie forze armate, grazie all’aumento dei proventi del greggio. Rispondendo a domande poste da cittadini russi, il leader del Cremlino ha annunciato ieri, in particolare, lo sviluppo di nuove armi atomiche, l’ammodernamento di tutti gli armamenti e la messa a punto di innovativi sistemi missilistici.

- Il governo di Minsk si è detto pronto a riconsiderare l’ipotesi del “ritorno di armi nucleari in Bielorussia”. Il presidente, Alexander Lukashenko, ha dichiarato inoltre che “il suo Paese reagirebbe in maniera estremamente negativa” alla realizzazione in Europa di un sistema di difesa antimissile, voluto dall’amministrazione statunitense. La Bielorussia, stretto alleato della Russia, ha rinunciato volontariamente a mantenere armi nucleari sul suo territorio dopo lo scioglimento dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS). L’ultima arma nucleare è stata trasferita in Russia nel 1994.

- Il prezzo del petrolio segna un nuovo record: per la prima volta nella sua storia, l’oro nero ha raggiunto la soglia dei 90 dollari al barile. Se nel 2003 il petrolio valeva 30 dollari al barile e nel 2005 raggiungeva i 70, nell’ultimo anno il greggio sui mercati internazionali ha fatto registrare un rincaro di oltre il 40 per cento. Secondo gli economisti, questa l’ascesa è alimentata da vari fattori, tra cui: i timori di approvvigionamento per l’inverno; le tensioni turco irachene, determinate dalla recente approvazione, da parte del Parlamento turco, della mozione che autorizza operazioni militari nel Kurdistan iracheno; il deprezzamento del dollaro, favorito dalla crisi dei mutui che recentemente ha colpito gli Stati Uniti. La corsa al rialzo del petrolio sembra destinata a non arrestarsi: secondo gli esperti, entro il 2008 l’oro nero può raggiungere la quotazione di 100 dollari al barile.

- Fumata nera ieri al Congresso statunitense per superare il veto del presidente, George W. Bush, su un disegno di legge che propone l’assicurazione sanitaria ad oltre dieci milioni di bambini. Il Congresso, a maggioranza democratica, non è riuscito a raggiungere i due terzi dei voti favorevoli. Ha ottenuto 273 "sì", 13 meno della quota necessaria. La legge prevedeva un aumento delle tasse sulle sigarette per poter allargare la copertura sanitaria ad altri dieci milioni di bambini.

- Tragedia in Indonesia: almeno 29 persone sono morte ieri sera per il naufragio di una nave passeggeri che trasportava oltre 150 persone al largo dell’isola di Sulawesi, nel nordest del Paese. Fonti locali hanno riferito che sono state tratte in salvo almeno 120 persone. Al momento, non risultano dispersi. Nello Stato asiatico, migliaia di persone hanno inoltre lasciato le loro abitazioni per paura di un’imminente eruzione del vulcano del monte Kelud, nell'isola di Giava.

- Grave attentato nelle Filippine: l’esplosione di un ordigno nel centro della capitale Manila, nei pressi di un centro commerciale, ha provocato la morte di almeno 8 persone. Secondo fonti di polizia, la deflagrazione è stata “probabilmente causata da una bomba”. La zona del distretto finanziario di Manila è già stata teatro, in passato, di un attacco ad opera di separatisti musulmani.

- In Myanmar, la giunta militare ha annunciato ieri la formazione di una commissione che avrà il compito di scrivere una nuova costituzione, nell’ambito di quella che è stata definita una “roadmap per la democrazia”. Secondo esponenti dell’opposizione, si tratta di uno “stratagemma dei generali per mantenere il potere”. (Panoramica internazionale a cura di Amedeo Lomonaco e Claudia Di Lorenzi)

 

 
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Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LI no. 292
 
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