Drammatico attentato in Pakistan contro Benazir Bhutto. Almeno 132 morti e oltre
400 feriti
Quello che tutti temevano in Pakistan si è puntualmente verificato. Un attentato kamikaze
contro l'ex primo ministro pachistano Benazir Bhutto, rimasta illesa, ha fatto 132
morti (ma il bilancio è destinato a crescere) e oltre 400 feriti. Si tratta probabilmente
del peggiore attentato della storia del Pakistan. Finora non è giunta nessuna rivendicazione
per questo feroce atto terroristico definito dal presidente pachistano Pervez Musharraf,
come un ''complotto contro la democrazia''. Da Islamabad, il servizio di Barbara Schiavulli:
E dal partito
popolare che fa capo alla Bhutto, rientrata soltanto ieri in Pakistan dopo un esilio
di otto anni, partono le prime accuse nei confronti del terrorismo islamico, ma anche
verso i servizi di intelligence pakistani, ritenuti coinvolti nella vicenda. Il rientro
nel Paese di Benazir Bhutto, accolta da centinaia di migliaia di sostenitori, è stato
fortemente voluto dal presidente Musharraf nel tentativo di riconsolidare il proprio
potere politico, una mossa che però rischia ora di metterlo in ombra. Come ci conferma
in questa intervista di Stefano Leszczynski, Alberto Negri, inviato in Pakistan de
Il Sole 24 Ore: